F1 – Una rossa opaca


Siamo oramai prossimi alla partenza della nuova stagione agonistica e quasi tutti i team hanno sciolto le riserve ed hanno mostrato al pubblico gli esiti del tanto lavoro svolto dagli ingegneri e dai tecnici tutti dello staff sulle monoposto 2019.
Il regolamento, sempre alla ricerca di innovazioni che possano contribuire allo spettacolo, quest’anno prevede modifiche importanti all’ala anteriore che passa da una lunghezza di 1800 millimetri alla nuova dimensione di 2000 millimetri, cosa questa che comporterà di sicuro non pochi problemi ai piloti nelle manovre o attacchi in pista.
L’ala posteriore invece crescerà di meno passando dai vecchi 950 agli attuali 1050 millimetri , anche se in termini proporzionali crescerà ovviamente più quest’ultima. Il flap posteriore sarà più largo passando dagli attuali 65 millimetri a 85 millimetri , e questo comporterà una maggior facilitazione per i sorpassi. Sono state inserite delle luci led sul posteriore delle vetture.
Il 15 febbraio è stata finalmente svelata la rossa italiana .
La nuovissima SF90 che in questo mondiale sostituirà la SF 17H, predisposta e modificata anche per attenersi alle modifiche previste dal regolamento 2019.
Il passo della vettura è stato leggermente aumentato , circa 25 mm, mentre il muso non è stato toccato.
L’ala anteriore in ossequio alle modifiche imposte è stata allargata e le paratie laterali scendono per lasciare libera la zona vicino alle ruote anteriori.
Completamente rinnovati gli specchietti retrovisori, che non sono più attaccati all’Halo e non hanno più le feritoie, mentre le bocche dei radiatori sono rimaste intatte rispetto all’anno scorso.
La presa d’aria del motore invece è di nuovissima concezione nella sua nuova forma triangolare e le paratie laterali dell’ala posteriore sono più evolute ed hanno una serie di soffiature nella zona centrale al fine di garantire una maggiore aerazione degli organi della power unit.
In effetti rispetto al modello dello scorso anno non si è registrata una vera e propria rivoluzione ma solo , a dirla con le parole del nuovo team principal Mattia Binotto, una evoluzione della SF17H, perché di questo c’era bisogno, visti i discreti anche se non entusiasmanti risultanti della monoposto 2018.
Alla presenza di uno staff nutrito, dei due piloti principali e del neo pilota test driver , Mick Schumacher, in un’atmosfera davvero emozionante con il campeggiante hashtag #essereFerrari, è stato tolto il velo al bolide di Maranello che a tutti è apparsa meno affascinante, almeno nel colore rosso opaco, che frena nella sua opacità quello che è sempre stato il rosso fiammeggiante Ferrari.
E’ importante precisare che il lavoro svolto dai tecnici ha fatto si che il motore quest’anno possa superare i mille cavalli totali di potenza.
Dal 18 febbraio la pista fornirà i primi esiti, con i test ufficiali che si terranno a Barcellona.