F1 – L’addio di Arrivabene


In settimana Maurizio Arrivabene , team principal della Ferrari, è stato sostituito da Mattia Binotto.
La sostituzione era nell’aria negli ultimi giorni, ma è apparsa un vero e proprio fulmine a ciel sereno rispetto alla fine 2018 quando lo stesso Arrivabene parlava della nuova Ferrari , che sarebbe stata presentata ad inizio 2019.
Non poco avranno pesato gli attriti nati con la disfatta collegata alla seconda parte della stagione agonistica ed i non pochi errori sia in qualifica che in gara commessi dal team della “rossa” e che hanno condotto alla resa a fine anno anche per il titolo costruttori. Certo è che la divisione dalla Ferrari è stata sancita probabilmente dal presidente John Elkan, in questi giorni in cui l’AD Camilleri era negli Stati Uniti.
Arrivabene e Binotto, due personalità diverse e che sono apparse slegate all’indomani della morte di Marchionne.
Arrivabene lascia la Ferrari dopo 4 anni, in cui si è registrata la rinascita del team di Maranello, dopo un periodo a dir la verità molto buio e durante i quali sono state collezionate ben 14 vittorie con Vettel due volte secondo nel mondiale piloti e la Ferrari tre volte seconda nel mondiale costruttori.
Il primo compito di Binotto sarà quello di individuare un direttore tecnico di fiducia e di peso che possa completare l’opera di sviluppo della macchina che in questi ultimi anni è apparsa oggettivamente competitiva.
Questo binomio futuro ancora da completare e il binomio Vettel – Leclerc, obiettivamente molto stuzzicante, potrà portarci una Ferrari finalmente sul tetto del mondo?