MotoGP – Le vacanze non portano distensione


In settimana sono giunte inappropriate e intempestive le dichiarazioni del team manager Repsol Honda, Puig De La Rosa, che dall’alto della sua esperienza di pilota pluridecorato , una sola vittoria in 126 gare disputate in carriera, ha affermato che Valentino Rossi è si un gran pilota e merita, per fortuna di Valentino, tutto il suo rispetto, ma oramai ha un’età e non vuole arrendersi all’idea che non può più vincere. Fatica a rendersi conto che il suo momento è oramai passato.
Le parole sono apparse davvero fuori luogo tanto più perchè espresse, non solo da un dirigente della Honda, la casa rivale della Yamaha, ma soprattutto perché sono cadute come un fulmine a ciel sereno in un periodo dell’anno in cui dovrebbe regnare la distensione.
Ed ancora il manager spagnolo ha avuto da ridire anche sul comportamento in gara del nove volte iridato, precisando in modo ostentatamente partigiano, che gli errori del suo pilota, Marquez , sono stati tutti generati in situazioni normali in gara, mentre Rossi ha più e più volte forzato troppo ai danni del pilota Honda.
Direbbero a Napoli “ogni scarrafone è bello a mamma soja”.
Rossi di certo non darà peso alle parole del signor De La Rosa, ma di certo va detto che se il circus del motogp tira da un punto di vista mediatico è anche in gran parte per la presenza del “dottore” che è seguito in tutti i circuiti del mondo da decine di migliaia di fan ad ogni gara. Del resto dovunque si guardi sugli spalti e fuori dal circuito, le maglie ed i cappellini gialli come gli Stand VR46, sono di gran lunga numericamente superiori a quelli rossi del “93”, qualcuno lo dica al signor De La Rosa.
Nonostante la sua età, non dimentichiamo che il 16 febbraio compirà 40 anni ed una moto davvero poco competitiva, il “nostro” VR46 ha conquistato la terza piazza mondiale, lottando strenuamente ad ogni gara.