Manovra di bilancio: approvato il nulla


La Camera ha approvato con 312 sì, 146 no e due astenuti la legge di bilancio che venerdì notte aveva incassato la fiducia. Fratelli d’Italia, caustica, non la vota.

La manovra approvata ieri dal governo con un voto di fiducia sembra del tutto inconsistente e l’unica nota degna di rilievo é il blocco dell’IVA.
Inesisistenti infatti, tra le misure passate con un voto di fiducia, i provvedimenti relativi al reddito di cittadinanza e di quota 100.
Tra le ragioni della mancanza dei cavalli di battaglia elettorali del M5s vi sono certamente gli abboccamenti del premier con i falchi franco-tedeschi ma anche una oggettiva difficoltà a reperire le risorse economiche necessarie.
La forte opposizione europea all’innalzamenfo del deficit al 2,4% del PIL ha infatti precluso la facile via al M5s del reperimento dei fondi necessari e ora la strada per varare le promesse elettorali, sembra più incerta che mai.
Per finanziare questi provvedimenti, infatti, sarebbero necessari almeno 16 miliardi di euro che sarebbero provenuti proprio da un maggiore debito pubblico.
Proprio per la inconsistenza della manovra e, riteniamo, per protestare contro la tremula azione del Governo, Fratelli d’Italia ha espresso di non voler votare a sostegno della fiducia e una caustica Giorgia Meloni ha sottolineato la circostanza asserendo: “Quella che chiedete è tecnicamente una fiducia su di un foglio bianco. Con tutte le volte che vi siete contraddetti il Navigator (ndr, finora si era parlato di tutor per la figura che, secondo Di Maio, dovrebbe seguire chi ha perso il lavoro per aiutarlo a trovarne un altro) di orientarlo serve a noi per capirvi”.
Dal lato diametralmente opposto del Parlamenro Federico Fornari di LeU riferendosi al testo della manovra su cui il Governo chiedeva la fiducia ha chiosato: “Leggendola viene in mente il Gattopardo, ‘tutto cambi perché nulla cambi’. State diventando il governo del Gattopardo invece che quello del Cambiamento”.
Ora il testo dovrà passare all’esame del Senato ed é a Palazzo Madama che dovrebbero essere apportate le modifiche più sostanziali alla Manovra includendo i temi caldi di pensioni e reddito di cittadinanza. Il governo vorrebbe comunque evitare l’avviamento della procedura di infrazione preannunciata dall’UE, e per farlo dovrebbe probabilmente presentare il maxi-emendamento al Senato prima del 19 dicembre, giorno in cui si riunirà la Commissione Europea per decidere, tra le altre cose, cosa fare con l’Italia.