Gioco al massacro


Una sedicenne, una ragazzina: stuprata nel sonno indotto delle droghe, in un edificio fatiscente, quindi uccisa o lasciata morire. Alcuni raccolgono facili adesioni politiche con l’avevo-detto-io, altri, i coda-di-paglia, giocano in difesa inalberando diritti mistici. Studiosi, professori e indagatori sociali, intanto si danno pacche gli uni con gli altri “hai ragione tu no hai ragione tu”. Accusano, smorzano, deviano … non gliene frega molto … a loro interessano le tartine sulla scrivania universitaria. Assolto il compitino, con uno sbadiglio se ne andranno a casa dove li attende la partita di Champions League.
Desirée è morta. Non conosco i colpevoli, non m’interessano. Ciò che mi interessa è il luogo dove tale episodio si è consumato. San Lorenzo, una volta borgo operaio e artigiano, e oggi sede indiscussa della cosiddetta sinistra antagonista ovvero di ciò che è degenerazione postmoderna del Sessantotto, a sua volta risibile e sanguinosa parodia del socialismo ottocentesco. San Lorenzo: un immondezzaio a cielo aperto. Ancora una volta occorre indagare. Tutto qui è brutto, fetente, precario, rovinoso, pestilenziale. San Lorenzo è il frutto di una politica ignobile, idiota, corta di cervello, criminale, voluta. Si tocca con mano come le antiche forze del socialismo italiano siano state dapprima travisate e annientate e, quindi, volutamente estremizzate, fino a portarle alla degenerazione. Gli antichi valori del socialismo (diritti per il lavoro, la scuola, la salute, il tempo libero) sono stati svuotati da nullafacenti in delirio vandalico, lerciume, tatuaggi, piercing da fuoricorso, spesa proletaria alla marijuana. Negri, arabi, calmucchi sono fratelli; la droga stimola la circolazione del sangue e la creatività; Dante è nozionismo, meglio J-AX E FEDEZ. La famiglia è oppressiva e quando non è cosi deve essere quanto più allargata possibile. Lo Stato è oppressivo (questo è vero ma sino a ora hanno governato i loro amici). I carabinieri sono fascisti, la Polizia é fascista, la Patria è fascista. Meglio la MatriaGenderTransLGBT, l’università aperta a tutti, anche ai deficienti, così si abbassa il livello e siamo tutti promossi. Il piercing è bello, il tatuaggio è bello, il crimine è bello perché Carlito Brigante è meglio di un operaio che si alza alle tre. Le rime di Petrarca sono nulla confrontate con le faticose rimette baciate di qualche rapper puzzolente, sputare sulla bandiera dulce et decorum est o, a scelta, equosolidale. La merda di cane sul marciapiede é un meritorio affronto al decoro urbano, espressione di uno Stato repressivo e fascista (qui soccorre Eraclito: “I porci godono più del fango che dell’acqua pura”). Il degrado è il nostro futuro e Desirée è morta in quella merda schifosa formatasi attraverso mezzo secolo di (presunti) diritti civili. L’Italia non è l’unica a vivere questa esperienza e tutta l’Europa è sotto attacco. La sinistra ufficiale, o la destra, a cui la morte di una sedicenne importa solo per conquistare voti, oppure le istituzioni europee, sono i reali criminali, istigatori o complici, per omisso impedimento di tale scempio. Essi rappresentano, in vario modo, i gradi massonici superiori della dissoluzione italiana: globalizzatori, mondialisti, fautori del piagnisteo PolCor. A creare, come un fungo velenoso, tali microsistemi è, infatti, la demolizione controllata della nostra cultura, lo sfacelo delle istituzioni come modello etico, il ritrarsi progressivo dalla vita comunitaria in nome di un inesistente liberismo. Questa triste vicenda e la parabola del nostro degrado collettivo, il quartiere di San Lorenzo. Dopo che Mario Monti ha stroncato il settore edilizio e i consumi interni, lá non ci sono più lavoratori. Le botteghe artigiane sono state sostituite da spacciatori. C’è molta zoologia da centri sociali in ciò che alcuni chiamiamo “la movida studentesca”. Ma quali studenti incanagliti la animano?Naturalmente sono numerosi quelli che invece lo trovano “un ottimo quartiere”, un “quartiere giovane”, antifascista e di sinistra. E sono i commenti più allarmanti se é vero che c’è gente che trova ottimo il puzzo di orina, “gli zombi” drogati, il rumore insopportabile a tarda notte, la piccola e grande criminalità che rende la zona pericolosa. Possibile che si trovino persone a proprio agio nel degrado e decadenza? E’ l’incanaglimento di una parte della società italiana “liberata”, che quando muore lì violentata una bambina, se la prendono con ministro degli Interni venuto “per fare propaganda”. Tutta una serie di macerie, di rottami, di avanzi. I detriti di una magistratura che non vede e non opera davvero contro i negri più pericolosi, è anch’essa il detrito di una “giustizia” degradata che assolve i criminali purché immigrati, e “esita” ad annullare i domiciliari a un padre che ha perso ogni autorità, ma che forse sapeva dove andare a cercare la sua piccola guerriera nata principessa. Come minimo, i negri clandestini senza permesso di soggiorno, soprattutto se pluri – pregiudicati, dovrebbero essere sottratti a tale magistratura che tende a rilasciarli, mostrandosi incompetente. Una incompetenza professionale e, forse, di merito. Sarebbe la presa d’atto che la loro “immigrazione” è un atto di guerra e stanno massacrando il nostro tessuto sociale. Le politica del chiedere scusa per colpe passate ha dato a questa gente il diritto di fare quello che vogliono con la speranza, quasi la certezza, dell’impunità. C’è una bellissima poesia di Pasolini ALI DAGLI OCCHI AZZURRI e, nonostante Pasolini non fosse di destra, bisogna ammettere che sono condivisibili tante cose che ha scritto. In particolare Pasolini, già tra la fine degli anni ‘50 e gli inizi dei ‘60, aveva previsto il tracollo del pensiero e dello stile di vita occidentale per mano della sinistra che si andava delineando come l’artefice dell’invasione che subiamo oggi.