Quei bravi ragazzi


Emanuele Fiano (PD) ha attaccato duramente la senatrice di Fratelli d’Italia Daniela Santanchè durante il dibattito sull’uccisione di Desirèe Mariottino nel popoloso quartiere di San Lorenzo a Roma.
É accaduto davvero in TV, su La7, in una escalation verbale che definirla indegna é poco, al tavolo della trasmissione “L’aria che tira”.
Fiano, evidentemente fuori controllo e con gli occhi iniettati di sangue, sciorina (speciosamente) numeri e statistiche, speculando politicamente su una vicenda che prima di tutto é umana ed accusando la Santanchè di difendere solo le vittime di stupro degli africani, sostenendo che i reati di violenza sessuale commessi dagli italiani sono più numerosi che quelli compiuti dagli immigrat (in particolare lui parla degli africani).
Straparla e l’attonita giornalista, evidentemente in imbarazzo, fatica a contenerlo.
A parte la assoluta insensibilità nei riguardi della povera Desireé a cui era dedicato il dibattito, a Fiano bisognerebbe spiegare come si usano i dati statistici e chiedere, nelle rispettive popolazione, quale sono le percentuali di individui che si macchiano di reati di violenza sessuale.
É su questo dato percentuale, e non ovviamente sul totale, che sembra corretto condurre un confronto.
Perché se i dati raccolti dall’ISTAT sono corretti, e non possiamo dubitarne, gli stranieri residenti al primo gennaio 2017 in Italia erano circa 5.000.000 (mentre gli italiani erano circa 60.000.000) ed é a tali popolazioni omogenee che devono essere correlati ai reati per violenze sessuali commessi, rispettivamente, dagli stranieri in ragione di circa 1.150 a fronte dei 1.828 criminali italiani.
Tali dati, caro Fiano, portano incontrovertibilmente a concludere che all’interno della popolazione degli stranieri residenti in Italia si sono macchiati di reati per violenza sessuali lo 0,02% del loro totale mente tra la popolazione italiana solo lo 0,003% del totale si é macchiato dello stesso odioso reato.
Insomma, secondo i dati del Ministero della Giustizia raccolti dall’ISTAT, gli stranieri sono usi commettere reati di violenza sessuale con una faciltá dieci volte superiore agli italiani.
Fermo restando la nostra più profonda costernazione per tutte le vittime di reati di questo tipo, caro Fiano, a noi pare una bella differenza. A lei no?
Ma, al di là del dato giudiziario, è facile comprendere che alla base c’è un problema più profondo fatto di impossibilità di vera integrazione culturale che una immigrazione senza limiti, ossia senza una reale sostenibilità da parte del nostro tessuto sociale, che trova inaccettabile andare in giro violentando e macellando le ragazzine, non farebbe altro che acuire. Un problema che, ahinoi, casi come quello di Desirèe drammaticamente ci evidenziano.