In Italia, editoria emarginante?


Internet ha dato voce a blogger ed autori che diversamente, nel precedente sistema editoriale e dei mass media basato esclusivamente sulle testate giornalistiche cartacee e sulle imprese editoriali del libro stampato, non avrebbero forse avuto spazio.
Un esempio ci viene dalla lettera ricevuta dal dott. Antonio Giangrande, blogger, che lamenta la sua condizione di emarginato mediatico.
La proponiamo integralmente (eccezion fatta per i recapiti personali), nonostante la condividiamo solo parzialmente in quanto in un sistema di libero mercato ogni editore sceglie autonomamente cosa pubblicare, pur con il sospetto che il sistema di finanziamento oggi esistente possa in qualche modo indirizzare tali scelte.
In realtà internet ha dato voce proprio a tali “esclusi” editoriali ed é fondamentale che la rete rimanga libera da censura proprio per garantire la libertà di pensiero su cui anche il Presidente della Repubblica Mattarella si è recentemente soffermato.
Di seguito, la lettera del dott. Giangrande:

“Se la cultura e l’informazione fa solo propaganda e censura; se il web ed i social sfornano fake news e disinformazione; se gli haters o i fake (falsi profili) istillano odio e false informazioni, non sarebbe coscienzioso da parte vostra e doveroso nei confronti di chi vi segue far conoscere un prodotto editoriale indipendente ed originale, in virtù del fatto che sono autopubblicazioni prodotte su Amazon in formato book ed e-book?
Autoprodotte perché il sistema osteggia ed emargina l’autonomia e la libertà di pensiero. Il fatto che sui media generalisti, l’autore seguitissimo sul web, sia sconosciuto, è una prova di fatto.
I saggi aggiornati del dr Antonio Giangrande, scrittore, sociologo storico, giurista, blogger, videomaker, presidente dell’Associazione Contro Tutte le Mafie ONLUS, sono l’essenza della contemporaneità. Raccontare il tutto con il contrario del tutto, riportando a confronto fonti autorevoli, mette in condizione il lettore di farsi un’opinione scevra da influenze improprie.
Il raccontare fuori dagli schemi in modo esclusivo ed originale i temi o i territori o i fatti di cronaca più interessanti o le vicissitudini temporali della nostra società è la missione di Antonio Giangrande. Se la cronaca con Giangrande diventa storia, pare che sia necessario ed opportuno divulgare il suo lavoro, tenuto conto che le migliori penne con lui hanno potuto affermare le loro opinioni pubbliche.”