Duro corpo a corpo tra l’Italia e la UE


L’Unione Europea sembra pronta ad aprire una procedura d’infrazione contro l’Italia. Lo spread usato come arma psicologica per minare la fiducia popolare nel governo.

 

Non bastano le minacce dell’Unione Europea contro il DEF (NDR: il Documento di Economia e Finanza) a mortificare I’Italia, ad alimentarle ci sono le critiche accese delle sinistre che non perdono occasione per denigrare e rigettare il Documento ritenendolo irrealizzabile perchè indebiterebbe il paese oltre misura. Ma le voci degli economisti che conoscono la materia dicono ben altro. Basta dare ascolto ad un vecchio video dell’economista Nando Ioppolo, ora scomparso (su YouTube trovate alcuni suoi video che vi consiglio, caldamente, di visionare), per capire che siamo sotto un potere finanziario criminale, quello della BCE che usa lo spread per aumentare i disastri sociali in Italia e far collassare il paese. Questa sarebbe la ragione per cui Draghi e Savona sono incompatibili l’un l’altro, rappresentano due istanze nettamente diverse:  in quanto l’interesse del primo, (speculare secondo la volontà della grande Finanza) non è il dovere del secondo (difendere e salvare l’Italia dalla speculazione). Se le cose stanno come spiega il dott. Ioppolo nel video allora come mai le sinistre si schierano dalla parte della BCE (Europa) e muovono contro il Governo attuale che sta lavorando per mettere fine allo strangolamento degli italiani da anni ormai fruitori di quel disastro economico e sociale? Inoltre, appare strano che le sinistre stiano facendo tanto clamore e tanta opposizione al reddito di cittadinanza quando, per molti anni, questo provvedimento è stato il ‘cavallo di battaglia’ proprio delle sinistre storicamente impegnate a difendere i diritti del proletariato contro il ‘ padrone’ crudele. Infatti, non c’è stata trasmissione in cui il DEf non sia stato aspramente bocciato, talvolta, anche senza conoscerne il contenuto nei dettagli. In verità si vuole combattere il Governo attuale, screditandolo come fa Berlusconi, per costringerlo ad una ubbidienza incondizionata a questa Europa i cui veri registi, mai apertamente nominati, insistono con la loro estrema opposizione tanto che il Fondo Monetario internazionale ha apertamente comandato, in una sorta di avvertimento che sa tanto di Mafia che la legge Fornero non va cambiata. Laddove Junker non è riuscito ad intimorire il Governo italiano ci ha provato il FMI (NDR: Il Fondo Monetario Internazionale). Tuttavia un fatto è certo: che Junker e tutti gli uomini di comando non prendono iniziative autonome tanto che le funzioni dei suddetti ‘big’ sembrano equipararsi alle funzioni di semplici impiegati dipendenti che ubbidiscono agli ordini del ‘Padrone’ più che alla funzione di un libero esercizio presidenziale quale dovrebbe essere quello di Junker. Infatti, Mario Draghi, colui che ha tentato di fermare l’ascesa politica dell’economista Paolo Savona, continua ad ignorarlo nonostante lo stesso Savona si dichiari aperto e disponibile al dialogo. Savona sa quel che dice e quel che fa e con coraggio si è espresso chiaramente accusando Draghi di non fare ciò che dovrebbe. Che ‘la sua strategia è destinata a fallire’.. e che bisogna ‘cambiare le regole per favorire la crescita’, insomma finalmente un Ministro competente, libero nel pensiero, dichiara la verità senza tradire la sua onestà e la sua volontà di proseguire sulla strada del cambiamento. Quindi dopo che Macron ha comunicato di voler aumentare il deficit fino al 2,8% per tagliare 25 miliardi di tasse, Di Maio ha detto: «Facciamo anche noi il 2,8% come loro». Domanda: perché l’Italia non può imitare i francesi? Perché la Francia, nell’assetto attuale d’Europa  è un elemento essenziale per la tenuta del sistema di potere che si è instaurato dopo la crisi del 2010-2011, quindi le va lasciato margine di manovra. Anche perché, senza la foglia di fico (francese) del famoso “asse franco-tedesco”, sarebbe evidente a tutti chi domina e chi è dominato, in Europa: «E l’Europa si ridurrebbe alla sola Germania e ai suoi sottoposti». In altre parole: in cambio di una parte in commedia, alla Francia viene lasciata maggiore libertà di bilancio. Solo che, stanti le caratteristiche strutturali della moneta unica, questa maggiore libertà «si traduce in maggior debito e maggior deficit sull’estero». La spesa aggiuntiva francese, viene fatta acquistando beni esteri cioè tedeschi e italiani perché costano meno di quelli francesi. Sicché, Macron potrà anche «tirare a campare, politicamente, come ha cercato di fare Hollande con l’esito che sappiamo», ma non farà altro che aggravare la situazione e accumulare passivi sull’estero. Il problema reale è che l’austerità imposta ai periferici (paesi latini fonte primaria di pensiero) dal 2009 NON ha funzionato e non funziona, serve solo per drenare ricchezza dalla periferia al centro (gli USA ad esempio crescono del 4% facendo il perfetto contrario). Esempio da manuale la Grecia: lo stesso FMI ha riconosciuto che l’austerità ha fatto danni in Grecia, che “si sono sbagliati” a fare i conti, che il moltiplicatore fiscale è stato stimato male con il risultato di far crollare l’economia ellenica pur senza ridurre il debito (è passato dal 140% nel 2010 a circa il 175% attuale, senza prospettiva di ridurlo drasticamente per i prossimi 20 anni almeno).Or dunque, oggi l’EU si trova davanti ad una minaccia mortale: le politiche economiche gialloverdi che rinnegano l’austerità rappresentano una minaccia mortale per gli interessi franco-tedeschi. Come abbiamo visto appunto l’austerità NON serve per uscire dalla crisi, anzi solo per peggiorarla costringendo nel tempo alla svendita del Paese. Oggi abbiamo finalmente un governo non corrotto , un governo che non ha bisogno di soldi ovvero non si fa comprare. Hanno elaborato un piano tanto semplice quanto rivoluzionario: togliere austerità e fare spesa, contando sul fatto che l’economia sarebbe crescita più della salita del debito. Ossia riducendo il rapporto debito/PIL. BANG! Pensateci bene: se il progetto savoniano(la mente e la sua) funzionerà come io penso, per altro significherà mettere in discussione 10 anni di crisi euroimposta. Di più: si tratterà di chiedere i danni all’EU per gli errori fatti, in primis alla Grecia da Germania, Francia ed Olanda. Infatti sarà un attimo rinfacciare gli errori fatti in passato ad esempio con gli eurobonds. Ricordo poco tempo fa le parole di uno di quei giornalisti intelligenti su Radio 24. La sua tesi era tanto semplice quanto disarmante: sulla Grecia e l’austerità euroimposta ci si è sbagliati, ci spiace, ma ora bisogna guardare avanti. Più o meno questo era il discorso. Eh non caro coglionazzo, chi ha sbagliato deve pagare. Partiamo da questo concetto, correggere le storture passate pagando i danni, che è meglio. Faccio notare che per colpa di misure sbagliate la mortalità infantile di Atene ha raggiunto livelli di terzo mondo. L’Europa, noi Europei tutti, dobbiamo vergognarci di questo. E per colpa di Berlino e Parigi e delle loro manie di grandezza oltre che brame di potere. Or dunque, visto che le misure economiche di Paolo Savona e del governo gialloverde funzioneranno, l’EU deve impedirlo, semplice. Da qui la recente discesa in Italia di Draghi in confessione gesuitica con Sergio Mattarella. Per essere chiari fino in fondo, l’EU è OBBLIGATA ad istigare un colpo di stato in Italia entro la fine dell’anno al massimo, più propriamente entro gli inizi di novembre, se non vuole scomparire nei prossimi 2 anni. Questo per una serie di ragioni: la prima, con la nomina di Kavanaugh e le successive elezioni Midterm, Donald J. Trump ed i suoi militari avranno il pieno controllo delle operazioni. Infatti il Senato statunitense di fatto ha il ruolo di controllore del presidente; dopo la morte di McCain e dopo la prossima tornata elettorale la Presidenza USA avrà mani libere prima di tutto in tema di nomine, sia come ministri che ad esempio alla Fed, dove le strategie trumpiane sono state bloccate con lo stop alle nomine da parte del Senato, fino a oggi senza piena maggioranza. In più la prossima primavera ci saranno le elezioni europee: immaginatevi cosa potrebbe succedere se le misure italiane, magari aiutate opportunamente dagli USA, dovessero anche solo fare intravedere una crescita dell’economia nazionale. Significherebbe la rivoluzione in Europa ci si accorgerebbe di essere stati turlupinati da Berlino e Parigi. E questo con lo scopo da una parte di rafforzare geostrategicamente i tedeschi e dall’altra per permettere alla Francia di continuare a vivere al di sopra delle sue possibilità. Il progetto franco tedesco funziona solo se si riesce per un verso a drenare ricchezza dalla periferia (prima di tutto dal paese più ricco, l’Italia) e dall’altro ad indebolire il potere dell’avversario futuro dell’EU nel vecchio continente, gli USA. Ossia, scagliarsi in particolare contro i principali partners statunitensi in Europa (l’Italia). Capito il perché , possiamo immaginare come si estrinsecherà detto tentativo di golpe istigato dall’EU in Italia. Prima di tutto si tenterà di destabilizzare il Belpaese a livello finanziario, con lo spread. Poi si faranno intervenire i cooptati ed i media locali per diffamare le politiche italiche, ecco dunque spiegato il viaggio di Draghi a visitare Mattarella, con annessa conferenza stampa che tutti abbiamo dubitato avesse lo scopo di destabilizzare i mercati contro l’Italia. Chiaramente la BCE farà la sua parte facendo esplodere lo spread.Come capite l’EU non ha molto tempo. Se a fronte di risultati economici incoraggianti l’Italia anti austerità farà in modo di rendere ingovernabile l’EU alle prossime elezioni Europee sarà un disastro. Attenti ai segnali deboli nei prossimi giorni, l’EU è obbligata a reagire, non può lasciare lavorare Savona e compagni. . Riferimenti: www.youtube.com/watch?v=aKWwyDwDs5Y www.youtube.com/watch?v=iagv20X_2AU