MotoGP – A Motegi forse l’epilogo del mondiale


A Motegi, Marquez potrebbe vincere con largo anticipo il suo settimo titolo mondiale, il quinto in MotoGp.
Alle sue spalle un Andrea Dovizioso che staccato di 77 punti, forte dei 7 podi conquistati in questa stagione, in un’intervista in settimana ha avuto modo di dichiarare, che se Marquez dovesse vincere il mondiale in Giappone, la vittoria sarebbe legata ad episodi non attuali, ma prodottisi a seguito di alcuni errori di gestione suoi e della Ducati, grazie ai quali lo spagnolo ha preso il largo.
Intanto Lorenzo, dopo le prove libere di venerdì, deve alzare bandiera bianca , perchè la frattura procuratasi durante le prove libere nella spettacolare caduta in Thailandia, gli procura ancora dolore e a seguito di una risonanza si è evidenziato che non è proprio una cosa da poco .
A questo punto si parla di una sostituzione in Ducati del campione spagnolo, per le ultime gare, da parte di Alvaro Bautista, ipotesi questa sconfessata dai responsabili di Ducati Pramac , perché ovviamente a detta loro, si sta gareggiando per la leadership nel mondiale independent, cosa cui loro tengono molto e non vorrebbero vedersela sfuggire sul fil di lana. Vedremo quali ragioni prevarranno.
Durante le FP4 Marquez, già abbondantemente primo, alla curva 7 nel tentativo perenne, che lo caratterizza da sempre, di forzare al limite con la sua moto, perde il controllo e scivola rovinosamente fuori pista, restando per qualche frazione di secondo, bloccato con il braccio sinistro. Nulla di grave per fortuna.
Parte la Q1, cui a sorpresa deve partecipare Danilo Petrucci con la sua Ducati, che al primo giro stacca il miglior tempo e ipoteca l’accesso alla Q2.
A 2 minuti dalla fine anche Morbidelli piazza un ottimo tempo e si piazza alle spalle di Petrucci. Ma si accende la bagarre ed i tempi si abbassano, Smith mette il miglior tempo con Petrucci che abbassa il suo tempo ma è secondo. Nakagami alla fine di un giro molto aggressivo stacca il miglior tempo e Morbidelli autore di due caschi rossi nei primi due intermedi vola fuori pista. Sul fil di lana Alvaro Bautista è il più veloce e con Nakagami vola alla Q2.
Piccola nota tecnica : in motoGp, il consumo di carburante è determinante, le moto hanno a disposizione 22 litri dovendone mantenere il minimo indispensabile a fine gara. C’è un cervello elettronico che regola e analizza i dati relativi al consumo della benzina ed ovviamente allerta il pilota quando il consumo, a causa del tracciato percorso e della guida, aumenta rispetto alla media . La temperatura della benzina è fondamentale in quanto influisce sul volume della benzina e conseguentemente sul peso della stessa in Kg e c’è uno stratagemma per variare il volume del carburante intervenendo sulla temperatura. Secondo le normative attuali la benzina può essere raffreddata al massimo di 15 gradi rispetto alla temperatura dell’ambiente mentre in passato la si raffreddava anche di più.
Parte la Q1 e Rossi va alla grande fissando il miglior tempo. Ma dopo si spegne e le qualifiche danno tante
sorprese.
Alla fine la pole position è di Andrea Dovizioso seguito da Zarco, Miller, Crutchlow, Iannone che soffia sul finale il quinto posto a Marquez seguito a sua volta da Vinales, Rins e solo nono Valentino Rossi.
Si preannuncia una gara davvero interessante.