MotoGP – Tra Marquez è il titolo solo la matematica


Prima della gara una particolare attenzione ai freni Brembo da 340 millimetri, particolare tecnico indispensabile per adattarsi al tracciato molto geometrico e poco naturale.
Si parte e Rossi mantiene la seconda posizione portandosi sulla ruota di Marquez. Il campione del mondo è impeccabile nella sua condotta del primo giro, e Dovizioso si avvicina a Rossi, che tenta più volte l’attacco dopo essere stato in scia del pilota Honda. Esce ripetutamente dalla traiettoria dello spagnolo forse anche per dare un po’ di respiro ed aria fresca al motore della sua Yamaha. Alla fine del secondo giro Marquez allunga di 4 decimi sugli inseguitori, chiaro segnale delle sue intenzioni di non portare compatto il gruppo alla fine della gara. Alla fine del terzo giro, record della pista di Dovizioso e Rossi in staccata si porta in testa alla gara. Nel quarto giro il sandwich in cui è messo Marquez si dissipa e Dovizioso vola in seconda posizione.
Iannone, protagonista nello scorso week end , forse a causa di una scelta sbagliata nella mescola dell’anteriore, monta una media, deve accontentarsi solo dell’11.ma posizione.
Galbusera intervistato quando sono stati percorsi 7 giri, manifesta le sue preoccupazioni sulla tenuta delle gomme della moto di Valentino. Ed i timori si dimostrano fondati , purtroppo, solo due giri dopo, allorquando prima Dovizioso ed immediatamente dopo Marquez lo superano relegandolo al terzo posto.
Anche se la modalità con cui si realizza il sorpasso è davvero strana , in quanto Rossi sembra quasi fermo al cospetto degli altri due.
Il gruppo è compatto con Crutchlow, Vinales, Zarco, Rins e Pedrosa tutti incollati.
A 10 giri dalla fine il trio di testa è ancora compatto e si è leggermente staccato dagli altri che seguono capitanati da Crutchlow. Intanto Pedrosa il redivivo si porta al quinto posto e stacca il miglior tempo, ma nel giro successivo, forse a riprova di quanto stesse spingendo sull’acceleratore, va lungo in curva e finisce nel ghiaione e deve abbandonare la gara. Davvero un peccato.
A sette giri dalla fine Vinales va a prendersi la terza posizione ed in testa si presenta un quartetto. A 3 dal termine, Marquez inizia a far sentire il rombo del suo motore in modo più insistente a Dovizioso, e Vinales regge il ritmo restando incollato ai primi due. Rossi sembra non averne più ed è leggermente staccato, circa 3 decimi.
Inizia lo spettacolo e siamo tutti incollati al divano per assistere ad un duello che si accende per dimostrare a tutti gli spettatori quanto sia bello ed emozionante questo sport. In effetti il botta e risposta, in termini di sorpassi mozzafiato tra Dovizioso e Marquez, potrebbe essere una vera e propria cartolina di presentazione della bellezza del motociclismo.
Passa lo spagnolo ma il pilota Ducati rientra incrociando e ritornando in testa per ben tre volte in mezzo giro. Vinales è spettatore ravvicinato ed interessato pronto ad approfittarne alla prima occasione. Sono “staccatone mozzafiato” che lasciano con il fiato sospeso e a bocca aperta.
Nell’ultimo Marquez fa una piega con il posteriore sollevato, da non credere, e si riporta in testa in modo prepotente, e quando in tanti avrebbero mollato, Dovizioso forte del suo “desmosedici”non ci sta e nell’ultima curva dopo una staccata, da grattar via gli ultimi residui di copertone dalla sua gomma posteriore, va in testa per portare a casa una vittoria meritatissima.
Ma Marquez è il campione del mondo in carica ed è un marziano e la riprova è l’incrocio nell’uscita della curva prima del rettilineo finale, che gli garantisce di superare Dovizioso con Vinales meritatamente terzo.
Quarto Valentino Rossi che con la sua Yamaha e quella dello spagnolo, per una domenica escono dall’anonimato e si affacciano dopo mesi ad una gara decente. Zarco e Rins solo quinto e sesto. Iannone dopo una partenza negativa non si è più ripreso ed ha terminato la gara in 11.ma posizione.
L’impressione, poi avallata da Rossi a fine gara, è che il pilota italiano tra i primi quattro è quello che subisce un maggior logorio della gomma posteriore della propria moto.
Marquez dopo il bellissimo finale , ebbro di gioia per una vittoria che è devastante in termini di classifica iridata, ovemai ce ne fosse ancora necessità, impenna la sua Honda.
Ora i punti di vantaggio per il leader della classifica mondiale, sono 77 quando mancano solo 4 gare e quindi già in Giappone potrebbe laurearsi campione del mondo con certezza matematica.
Per Marquez è la 68.ma vittoria in tutte le classi eguaglia il record di Jorge Lorenzo, assente in questa gara per i postumi dell’ultima caduta nelle prove libere qui in Thailandia, al quinto posto della classifica generale.
Peccato per la mancata vittoria di Andrea Dovizioso, che avrebbe completato una fantastica tripletta per i colori italiani.
In moto 2, fantastica vittoria di Checco Bagnaia al termine di una gara perfetta, seguito da Luca Marini e terzo Oliveira che piomba a -35 dal pilota italiano in classifica iridata.
In moto 3 vince Di Giannantonio seguito sul podio, per una fantastica tripletta italiana, da Dalla Porta e Foggia (quest’ultimo per la prima volta sul podio in carriera). Purtroppo Bezzecchi in partenza è stato steso da Bastianini e Jorge Martin, nonostante un’infiammazione ha chiuso al quarto posto, ha allungato sul Bez a +26 in classifica iridata.
Appuntamento il 21 ottobre in Giappone.