F1: Incontrastabile Lewis


Il Gran premio di Singapore si corre in serale in un’atmosfera che ha davvero del magico.
In partenza Hamilton , autore di una qualifica davvero entusiasmante, è davanti a tutti con la possibilità di essere difeso indirettamente da Verstappen che ha conquistato la seconda posizione, respingendo Vettel in seconda fila.
La gara prevede 61 giri da 5,1 Km, per un totale di 308 Km, davvero impegnativa per le auto e per le gomme.
I primi in griglia di partenza montano tutti le Hypersoft con la strategia di percorrere una decina di giri per poi passare alle soft.
La statistica dice che c’è stata sempre la presenza di una safety car in ogni gran Premio di Singapore con 14 presenze su 10 gare disputate in questo circuito.
Si parte con un buono spunto di Vettel che affianca e cerca di superare Verstappen, il quale reagisce prontamente ed in curva resiste sul ferrarista, la partenza che voleva Hamilton. Ma Ocon va contro il muro a causa di una spinta dal lato di Perez compagno di squadra in Force India, la tradizione è rispettata, e viene chiamata , anche se con un po’ di ritardo la safety car. Ritardo che consente a Vettel di mettere a punto il sorpasso su Verstappen , il tutto a beneficio dello spettacolo. Almeno si spera.
Rientrata la safety car, Hamilton decide di tenere basso il ritmo della gara , forse per mantenere compatto il gruppo , ma soprattutto per far si che Vettel sia sempre a portata di Verstappen per un eventuale sorpasso.
All’11.mo giro, dai box, un po’ a tuti i piloti giunge via radio la comunicazione che le gomme sono ancora in ottimo stato, nonostante siano Hypersoft, ed a riprova dell’ottimo stato dei pneumatici, Lewis Hamilton è autore di un fastest lap ad 1’55’’03, quasi 1 secodo e mezzo meglio di due giri prima, ed ancora al successivo 1’44’’929.
Al 15.mo giro mentre Hamilton toglie ancora mezzo secondo dal giro , Vettel decide di uscire per montare le ultrasoft ed attaccare il leader della corsa con tempi più bassi, ma soprattutto rientrando in pista senza avere piloti che possano intralciare il cammino. Il pilota inglese montà però una gomma gialla per arrivare a fine gara senza più dover cambiare, non ha la stessa certezza Vettel che tra l’altro si trova Perez a bloccarlo prima di tentare l’attacco a Hamilton. Vettel nell’ultimo giro perde quasi 4 secondi e Verstappen si prepara a rientrare ai box dopo aver tanto spinto. Il pilota Red Bulll al rientro riesce con caparbietà a restare davanti al ferrarista, che appare troppo morbido e deve accontentarsi della terza posizione. Tanta delusione anche perché la gomma montata doveva garantirgli maggiore performance e tempi decisamente più bassi.
Al 21.mo giro Verstappen , stando al cronometro risulta essere più veloce di 1 secondo. Qualcosa non va come dovrebbe ed infatti Vettel precipita a 3 secondi dal pilota Red Bull. Raikkonen al 23.mo giro rientra ai box e monta, anche lui, le gomme gialle, l’unico con le ultrasoft tra i primi è Vettel.
Inizia a piovere anche se in maniera lieve, ma questo potrebbe mutare gli equilibri in gara.
Al 37.mo giro Vettel perde ancora da Vettel ed infatti è a 4,2 secondi, il problema è che non riesce a tenere in temperatura le gomme, fatto questo che lo penalizza vistosamente. Al 50.mo giro Ricciardo con 1’43 fa il giro più veloce , con le stesse gomme di Vettel e si porta all’attacco di Raikkonen. Intanto Seb è desolatamente a 9,3 secondi da Verstappen, ha decisamente mollato la gara e forse anche un po’ il monidiale. Intanto Kevin Magnusson con 1’41’’905 ferma il cronometro con il giro più veloce. In tre giri Vettel perde altri 8 secondi ed è a 17 secondi dalla Red Bull.
Termina il Gran Premio in una monotonia che non è il miglior biglietto da visita per questo sport, con Hamilton trionfatore assoluto seguito da Verstappen e da Vettel, addirittura 37 secondi dietro. Quarto Bottas poi Raikkonen e Ricciardo. Mancano 6 gare alla fine con il pilota Mercedes che vola a +40 su Vettel ed un futuro che appare poco roseo. 69 vittorie in carriera per il leader del mondiale a soli 22 successi dal grande Michael Schumacher.
Si accoglie con grande simpatia il 7.mo posto di Fernando Alonso dopo tanto patire.
E’ stato un week end trionfale per la Mercedes, costruito da Hamilton con la spettacolare performance nelle qualifiche del sabato.
A fine gara Vettel ammette che la sua auto oggi non aveva il passo gara e che le gomme non hanno reso come immaginava.