MotoGP: Forza Ducati!


Questo fine settimana ci sarà il test verità per la Yamaha , che tanto ha deluso ed in modo inaspettato nel week end di Misano Adriatico. Non tanto in sede di qualifiche dove la performance è stata di buon livello, quanto in gara dove la moto non è mai stata in gara , scomparendo nell’anonimato da subito.
In effetti sembra, così come avvenuto nello scorso anno per la Suzuki, che il problema sia correlato al motore, che non si è rivelato efficace nel corso di questo mondiale, problemi che comunque erano emersi già nel campionato 2017. Nella terza sessione di prove libere brutta caduta per Paul Espargaro che riporta danni alla spalla destra, anche se nulla di effettivamente preoccupante. Marquez per gran parte della sessione mantiene il miglior tempo con 1’47’’382 seguito da Lorenzo e Dovizioso. Male molto male le Yamaha per tutto il tempo , ma a 2 minuti dalla chiusura Vinales chiude con l’ottavo tempo e pertanto si infila nei primi dieci. Rossi invece cade ed è fuori dai primi 10, addirittura 17.mo.
Si parte con la quarta sessione delle prove libere, e Lorenzo si pone in testa seguito da un sorprendente Iannone. Anche in questa sessione, male la moto di Rossi , solo 17.mo ed unico tra i 23 piloti in gara a montare una media sul posteriore.
Si chiude la sessione con Lorenzo in testa seguito da Iannone, Petrucci e Dovizioso. Una sessione che parla e tanto , italiano.
Parte la Q1 e Morbidelli si insedia in vetta tallonato da Rossi ma subito dopo Vinales e Zarco ributtano il dottore” indietro. A due minuti dalla fine della sessione Zarco lancia l’attacco per agguantare una delle due posizioni che contano, ma non ce la fa. Al fotofinish Nakagami riesce a scalzare Morbidelli e ad aggiudicarsi l’accesso in Q2.
Partono le qualifiche ed è subito Marquez che con 1’46’’960 va subito in testa. Ma Lorenzo è davvero ad un soffio dal leader del mondiale.
A 1’47 prima della bandiera a scacchi la tensione è palpabile, nessuno spinge e probabilmente partiranno tutti negli ultimi secondi disponibili per tentare di agguantare la pole.
Dovizioso, Marquez, Lorenzo e Petrucci partono quasi insieme per un ultimo giro da cardiopalma. Marquez compie un errore e in un attimo prima Dovizioso e poi Lorenzo scavalcano il tempo di Marquez e si aggiudicano i primi due posti in griglia di partenza.
Pole position per il maiorchino, seconda posizione per Dovizioso, terzo Marquez, per una fantastica doppietta della rossa di Borgo Panicale. Quarto Crutchlow e quinto Iannone. Vinales 11.mo.
La strategia di Marquez era quella di condizionare e controllare Dovizioso che è quello più direttamente coinvolto per la lotta mondiale. Tattica non riuscita, anche in virtù dello strapotere delle rosse che hanno realizzato la terza doppietta consecutiva in questo mondiale, in sede di qualifiche.
Tutto il mondo delle due ruote fa il tifo per la casa italiana, sperando che la lotta mondiale possa riaccendersi a tutto vantaggio dello spettacolo.
Per Lorenzo è la 69.ma pole in carriera, la quarta quest’anno e la 43.ma in MotoGP.
Peccato per Dovizioso che ha perso centesimi importanti all’atto del sorpasso su Bautista.
Marquez intervistato non ha parole che per la Ducati, che a suo dire in rettilineo è irresistibile, ed infatti aveva temporeggiato per l’ultimo giro per approfittare della scia della “rossa” appunto sul rettilineo.
La gara di Aragon sarà davvero interessante e speriamo possa garantire una riapertura per la lotta mondiale.