E alla fine c’è la vita


Attraverso le pagine del nuovo romanzo di Davide Rossi si va alla ricerca di un’età perduta e bruciata.
“Vivere così senza pietà/ senza chiedersi il perché”. Iniziava così la canzone “Gli spietati” dei Baustelle, una frase che i protagonisti del romanzo “E alla fine c’è la vita” di Davide Rossi sembrano avere bene in testa. Sono troppo presi da se stessi, dall’amor proprio, dall’autodistruzione, dagli eccessi che ne consumano corpo e anima per esistere in maniera differente.
Il romanzo segue la vita di quattro studenti universitari durante un breve periodo, in una fase delicata dell’esistenza, ossia il passaggio dall’età post adolescenziale a quella adulta.
Marco e i suoi amici uccidono le serata con alcool e droghe di ogni tipo, Marianna non si pone limiti nel sesso, Marika cerca un riscatto dalla vita e dall’amore, Mario, stanco e provato, prova semplicemente a sopravvivere, sullo sfondo di una Pavia psichedelica e lussuriosa. Party estremi, professori dalla moralità discutibile e altri personaggi curiosi abitano il libro colorandolo e arricchendolo di sfumature trascendentali. La vita, però, è imprevedibile, e le cose non vanno sempre come ci si aspetta, anzi. Gli avvenimenti, imprevisti, li travolgeranno costringendoli a fare delle scelte e a riconsiderare il loro stile di vita.
Cambiare è possibile? È una domanda che perseguita i protagonisti del romanzo e il lettore al termine di questo. Trascinati da una lettura scorrevole e da uno stile accattivante il libro, scritto come un copione cinematografico, ci porta direttamente nella pancia di una Pavia universitaria originale e sconosciuta ai più. La droga e l’alcol vengono consumati con dissennatezza dai protagonisti, accompagnandoli, e distruggendoli, durante l’evoluzione delle vicende, mentre il sesso riempie le loro vite, vuote e avare di sentimenti verso il prossimo.
Un ritratto di una gioventù destinata a morire presto, a cui il nostro paese non ha disegnato un futuro, vittima anche di se stessa e dei suoi vizi, lasciandola in balia del destino. Giovani senza armi che si trovano a combattere all’interno di in mondo iroso e pronto a reagire al primo gesto di dissenso in modo violento, disordinato. Disordinate sono anche le loro vite, alla continua ricerca di un riscatto sociale.
Un libro fatto di molti dialoghi in cui puoi leggere i pensieri dei protagonisti, rivedere se stessi e la società in cui viviamo. Una lettura veloce e adrenalinica, che in eredità ci lascia l’anima piena e pesante.
Il romanzo, la cui lettura fortemente consigliamo, é edito da Apollo Edizioni ed é disponibile sul sito dell’editore oltre che in libreria.