Salvini è indagato dai PM di Agrigento!


Il Ministro indagato per sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio. Ancora 130 i migranti irregolari sulla nave. Alcuni hanno malattie contagiose.

 

Sulla querelle di Nave Diciotti, la nave militare della Guardia Costiera italiana il cui nome viene dal Generale dell’Esercito italiano Ubaldo Diciotti, Medaglia d’Argento al Valore Militare per aver domato un violento incendio su una nave carica di tritolo nel corso della II Guerra Mondiale, non cala il sipario ed, anzi, si acuisce lo scontro, violentissimo, tra i poteri dello Stato.
Sono poche ore fa, infatti, si é appreso che i PM della Procura di Agrigento hanno dato un nome e cognome agli “ignoti” a carico dei quali era stato aperto un fascicolo per accertare eventuali violazioni delle leggi sul caso di Nave Diciotti.
L’indagato eccellente risulta, addirittura, il Ministro degli Interni Matteo Salvini che deve rispondere di sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio.
Questo il comunicato con cui la Procura di Agrigento ha dato la notizia: “La Procura di Agrigento, al termine dell’attività istruttoria compiuta a Roma, ha deciso di passare a noti il fascicolo, iscrivendo due indagati, un ministro e un capo di gabinetto, e trasmettendo doverosamente i relativi atti alla competente Procura di Palermo per il successivo inoltro al tribunale dei ministri del capoluogo”.
La prima reazione del ministro dell’Interno é stata: “Possono arrestarmi, ma non fermeranno il cambiamento”.
Tuttavia, forse per stemperare gli animi, Salvini stesso ha poi annunciato che gli immigrati a bordo della Diciotti sbarcheranno nelle prossime ore precisando che “gran parte dei migranti della Diciotti saranno ospitati dalla Chiesa italiana, dai vescovi che hanno aperto le porte, i cuori e il portafoglio”.
Il Ministro ha poi proseguito con le sue esternazioni con una menzione all’Albania e una stoccata ai francesi asserendo: “Alcuni immigrati vanno in Albania, il governo albanese si è dimostrato migliore di quello francese. E io dico grazie agli albanesi e vergogna ai francesi. La restante parte dei migranti andrà in uno-due altri Paesi ma la maggioranza, e ci ho lavorato personalmente mentre gli altri insultavano, sarà ospitata a cura dei vescovi della Chiesa italiana”.
Ed infine, commentando ancora l’iniziativa dei magistrati agrigentini: “Possono arrestare me ma non la voglia di 60 milioni di italiani, indaghino chi vogliono. Abbiamo già dato abbastanza, è incredibile vivere in un paese dove dieci giorni fa è crollato un ponte sotto il quale sono morte 43 persone dove non c’è un indagato e indagano un ministro che salvaguardia la sicurezza di questo Paese. E’ una vergogna”.
In effetti la situazione dei migranti traghettati da nave Diciotti, circa 150, non può rimanere a lungo stazionaria e già oggi (NDR: ieri, ossia sabato 25 agosto), é stato deciso lo sbarco di diciassette migranti, undici donne e sei uomini, per ragioni sanitarie in quanto affetti da malattie contagiose come la tubercolosi e la scabbia, malattie praticamente debellate in Italia da anni ma che stanno ritornando alla nostra attenzione a causa dei flussi migratori provenienti dall’Africa.