MotoGP: Diluvio a Silverstone


Il Gran Premio di Silverstone è molto atteso perché potrebbe finalmente fare chiarezza su tre punti di dubbio che sono divenuti sempre più pressanti nelle ultime gare disputate.
1) Le Ducati hanno la possibilità concreta di dire la loro ai fini del mondiale? Effettivamente, dopo una prima parte del mondiale disastrosa per Lorenzo e un po’ interlocutoria per Dovizioso, gli ultimi due Gran Premi hanno parlato esclusivamente in rosso distribuendo le vittorie tra i due piloti di spicco. Ma sono ancora decisamente indietro rispetto al leader con 71 e 72 punti rispettivamente di distacco.
2) Marquez vincerà il titolo a mani basse senza essere contrastato? Quest’anno il pilota spagnolo sta dimostrando oltre ad una gran classe e ad una grande moto, una grande capacità di gestione, che sembrava sconosciuta fino allo scorso mondiale. Prova evidente la gestione delle gare in Austria e in Repubblica Ceca, dove raggiunta la consapevolezza di una Ducati davvero in gran forma , non ha ecceduto nel tentativo di superarla ma ha gestito la situazione conquistando dei punti preziosi, avendo in squadra un Pedrosa che è l’ombra del pilota degli scorsi anni, che gli hanno comunque permesso di allungare sul secondo in classifica.
3) Il secondo in classifica appunto! Riuscirà Rossi a portare su, dal pantano in cui è precipitata, la Yamaha? Rossi, nonostante non vinca una gara da 22 Gran Premi, ovvero da Assen 2017, è comunque, grazie ad una continuità di rendimento davvero sorprendente, secondo in classifica piloti , a soli 59 punti da Marquez. Con le Ducati in stato di grazia sarà davvero difficile mantenere la posizione e rintuzzare gli attacchi di Dovi e Lorenzo, a meno di un cambio di rotta repentino quanto miracoloso della casa giapponese. Ed è davvero un gran peccato, perché alla soglia dei 40 anni il pilota italiano sembra in forma come non mai, in più occasioni , a fine gara , ha dichiarato di avere ancora energie per altri 4-5 giri da percorrere al massimo, ma la moto non va.
Certo è che la sfida a tre , tra Lorenzo, Dovizioso e Marquez, fa presagire per il prossimo mondiale, un battaglia ancor più accesa con i due spagnoli entrambi in Honda, con una scuderia che sarà capace di annoverare contemporaneamente 11 (probabilmente 12 ) titoli iridati tra le sue file.
Il week end si apre con le prove del venerdì , in un’atmosfera quasi invernale con freddo e pioggia. La mattina si è partito con un forte vento e su una pista riasfaltata dopo l’anno scorso , ma che , a detta dei piloti , presenta intatti gli avvallamenti, che a 340 Kmh, li avevano tanto fatti disperare. In questa sessione è emerso un grande Dovizioso ed un’inaspettata quanto sorprendente Yamaha , che forte delle modifiche all’elettronica, dettate dal nuovo innesto part time di Michele Gadda, richiamato per disperazione e temporaneamente dalla Superbike, ha dimostrato un ottimo passo gara che fa ben sperare per le qualifiche e la gara di domenica.
Nella sessione di prove libere prima delle qualifiche i tempi sono stati alti a causa della pioggia , ma si è assistito ad un’ottima prova di Vinales seguito da Lorenzo, Marquez, Miller e Dovizioso. Solo 13.mo Valentino Rossi.
A 5’ dal termine delle FP4, i meccanici sono costretti a richiamare i piloti per preparare una moto con assetto da bagnato. Con Rins in pista la situazione appare davvero impossibile. Sembra un vero e proprio diluvio, che anche se di breve durata , di sicuro comprometterà la pista per le sessioni successive. Ed infatti ad 1’30’’ dal termine nello stesso punto della pista, alla curva 7, cadono in sequenza Rins, Luhti, Rabat e Morbidelli, a causa della massiccia presenza di acqua nella curva. A lungo si sente il lamento per il dolore da parte di Rabat centrato dalla moto di Morbidelli quando è caduto. Si scoprirà poi che lo spagnolo ha accusato la frattura esposta del femore e sembra, ma si attendono gli esiti degli esami strumentali, della tibia e perone. E’ necessario il trasporto del pilota all’ospedale di Coventry con l’elicottero.
Davvero singolare la scena con Rins, che accortosi della impossibilità di tenere la moto, scende dalla stessa mentre sta cadendo onde evitare di essere trascinato dalla stessa. E successivamente , con estrema professionalità , in un punto estremamente pericoloso, si sbraccia per avvertire gli altri piloti del pericolo, mentre i Marshall presenti a bordo pista si disinteressano totalmente della problematica. Si apre un altro fronte di polemica , perché i Marshall sono dei volontari che sono posizionati senza essere dei professionisti capaci di prevedere o comunque di agire prontamente per la soluzione delle problematiche.
Miller intervistato dichiara che la pista e il nuovo manto di asfalto, asciuga bene ma non drena allo stesso modo, quindi lasciando vistose tracce d’acqua.
Le qualifiche sono inizialmente rinviate di 30 minuti.
Poi ancora rinviate a causa della mancanza dell’elicottero per il soccorso medico, in quanto l’unico disponibile sta trasportando Rabat all’ospedale distante circa 50 Km.
Si apre un fronte di polemica abbastanza ampio , sulla scarsa qualità dell’asfalto appena messo sulla pista, perché sembra assurdo che in Inghilterra, su un circuito del motogp l’asfalto sia così poco drenante, viste anche le condizioni meteo che in genere vi sono in questo paese.
Con 1 ora e 30 minuti di ritardo parte la Q2, e tutti montano gomme da bagnato , nonostante in pista vi siano condizioni miste asciutto e bagnato. A 8’ dalla fine il miglior tempo è di Bradley Smith secondo Zarco, Dovizioso, Petrucci.
Ma entrano in scena i leder e a 6’ dalla fine Lorenzo fa il miglior tempo seguito da Marquez, Miller, Zarco , Dovizioso. Miller entra con le gomme da asciutto a 4’ dal termine della sessione per tentare un vero e proprio azzardo.
Crutchlow va a prendersi la pole provvisoria, poi superato da Zarco. Rossi rientra ai box per cambiare i pneumatici, ma rientra con molto ritardo e pertanto non potrà completare il giro di riscaldamento. Davvero un grave errore da parte del box a riprova della pessima annata per la casa giapponese.
Gara a due tra Dovizioso e Lorenzo.
Vince la mini gara lo spagnolo che conquista la pole position seguito da Dovizioso , Zarco, Crutchlow, Marquez, Petrucci e Iannone.
Solo 11.mo e 12.mo Vinales e Rossi.
Bastava davvero poco per consentire al dottore di percorrere l’ultimo giro con i pneumatici nuovi e tentare il colpaccio.