MotoGP: La rinascita delle Ducati


Il circuito di Brno è molto simile al Mugello, con le chicane molto larghe e molto da arrotondare e i curvoni lunghi, ecco il motivo per il quale gli italiani, su 22 gare fino al 2017, hanno trionfato per 14 volte, contro le 8 degli spagnoli. Andrea Dovizioso oggi, così come Marquez è alla 100.ma gara in motogp.
Parte la gara con Valentino Rossi che è il più brillante e si porta in testa , superato subito dopo da Dovizioso. In partenza, Vinales, partito dalle retrovie , viene coinvolto da Smith e Bradl in un incidente che mette tutti e tre fuori gara. Lì davanti Dovizioso, Rossi e Marquez si insediano con decisione in testa alla gara. I primi sei piloti, montano due Hard, fatta esclusione per Rossi che davanti ha una medium.
Al terzo giro Lorenzo supera Marquez e si porta a ridosso di Rossi. Il campione del mondo appare da subito molto prudente, dimostrando in questa gara una sagacia che fa pensare ad un Marquez un po’ diverso rispetto al pilota aggressivo ed arrembante dello scorso anno. Molto più maturo.
Al settimo giro Rossi va all’attacco e si pone di nuovo in testa alla gara.
A metà gara la Ducati mostra gli artigli e Dovizioso riprende la testa della gara seguito da Marquez che si porta al secondo posto. Rossi viene superato da Crutchlow e precede di poco Lorenzo. A 8 giri dalla fine il logorio dei pneumatici della Yamaha di Rossi , presenta il conto e l’italiano precipita in quinta posizione. Nel finale la Ducati di Lorenzo accende la gara , superando in un attimo sia Marquez che il compagno di squadra, ma va lungo e Dovizioso si riporta in vetta. Gigi Dall’Igna ai box si allunga il pizzetto della barba , in un fare nervoso ed attendista. In chiusura del penultimo giro Marquez tenta il sorpasso ma Lorenzo chiude la porta , anche grazie ad una moto in vero stato di grazia. Dovipower allunga di un minimo sui due contendenti, Marquez sorpassa Lorenzo e si porta ridosso dell’italiano , ma Lorenzo non ci sta e si riprende la posizione. Alla fine è trionfo italiano con Dovizioso e la Ducati, in trionfo, secondo Lorenzo seguito da Marquez e al fotofinish, un immenso Rossi su una Yamaha minimal, strappa la quarta posizione e punti preziosi a Crutchlow.
Per Andrea Dovizioso è stata la decima vittoria in Motogp, la nona con la rossa italiana, ed entra di diritto nel club dei 22 piloti capaci di centrare la doppia cifra in termini di vittorie nella classe regina, ed è il quarto nella classifica dei piloti italiani più vincenti, a sole due vittorie da Max Biaggi. Per la ducati è stato il quarto successo nel 2018 riavvicinandola alla Honda, infatti considerando le gare disputate dal gran premio d’Austria del 2017 le vittorie sono 8 contro le 10 dei giapponesi in 18 gare, praticamente una gara a due se non ci fosse Rossi, che con la sua costanza di rendimento, nonostante il digiuno di vittorie e la precarietà della Yamaha, si mantiene saldamente al secondo posto della classifica piloti. E’ la 239.ma vittoria in top class per un pilota italiano.
Nemmeno il tempo di gustare questa gara , che domenica, si riparte dall’Austria. Il circuito è molto congeniale alle rosse di Borgo Panicale.
Al Red Bull ring, le Fp4 partono con Marquez , Lorenzo e Dovi subito in testa. Vinales è in profonda crisi, che sembra irreversibile, complice anche una Yamaha , davvero poco brillante. Anche Petrucci , complice la sua Ducati si attesta nelle primissime posizioni. Alla fine della sessione, Rossi, è solo 12.mo, pertanto è costretto a conquistare il diritto di partecipare in Q2 passando per la Q1.
A metà sessione la Yamaha non va proprio, ma Vale rientra da una sosta ai box, molto combattivo e riesce con un miracolo a conquistare la seconda posizione temporanea. Viene però subito spinto indietro da Rins e Smith. Nulla da fare dovrà partire dalla 14.ma posizione in griglia. Un gran peccato. Al rientro ai box il pilota italiano lamentava una eccessiva mobilità a destra e sinistra dei pneumatici della sua moto.
In Q2 il duello è da subito tra Marquez e le Ducati, con il primo che conquista subito la pole provvisoria. A 7’ dalla fine , Lorenzo con un tempo di 1’23’’415 prende la leadership temporaneamente, ma il pilota Honda non ci sta e in un amen riconquista la testa delle qualifiche per 2 centesimi. Nel giro successivo si migliora ancora fermando il crono a soli due millesimi prima di uno strepitoso Dovizioso. Terzo Lorenzo, poi Petrucci, Crutchlow, Zarco e Rabat . Marquez è alla 49.ma pole position in top class e alla quarta quest’anno.