Calcio: Non c’è pace per i tifosi azzurri


Manca davvero poco, meno di una settimana al riaprirsi delle ostilità stagione 2018-2019 e contemporaneamente alla chiusura del mercato estivo. A meno di colpi clamorosi dell’ultimissima ora, sembra che il Napoli abbia confermato la rosa d’attacco col supporto di Verdi. In realtà, alla luce dei tre incontri della tournée europea, con ogni probabilità era necessario fornirsi di 2-3 giocatori di personalità e caratura internazionale. Il gruppo avrebbe dovuto rinforzarsi anche sul piano caratteriale, specie dopo la partenza di Pepe Reina, vero leader dentro e fuori lo spogliatoio. In una squadra infatti devono esserci uomini di grande personalità, capaci di trascinare gli undici. Se da un lato è bene puntare sui giovani e su un progetto nuovo, dall’altro servono anche giocatori di esperienza e di qualità.
Anche il neo acquisto Malcuit è servito ad arricchire e migliorare la rosa ma non sono stati fatti acquisti per il salto di qualità. Allo stato manca ancora una vera punta ed un portiere esperto ma i top player, si sa, sono giocatori che viaggiano con ingaggi fuori della portata Napoli. De Laurentiis, che non ne fa segreto, non prende un giocatore, pagandolo molto, se non ha certezza di poterlo rivendere, non accetta questo rischio. Quindi il presidente sarebbe certamente più propenso all’affare Belotti. Costerebbe più o meno la stessa cifra di Cavani, guadagna di meno e soprattutto è circa 7 anni più giovane e può tranquillamente essere rivenduto tra 2/3 anni.
Escludendo la Juve che farà il solito campionato a parte, grazie anche a CR7, Roma, Inter e Milan, seppur sopravvalutate dai media nazionali, hanno agito massicciamente sul mercato riducendo il loro gap. Il Napoli, quindi, per evitare di ritrovarsi a sgomitare per un posto in Champions, solo con un grande colpo potrebbe ottenere quella marcia in più con cui posizionarsi davanti alle altre inseguitrici.
Occorre tenere presente che il calcio estivo targato Napoli di questi ultimi incontri ha registrato un esordio scioccante e deludente con il Liverpool, con una squadra lunga e con troppi spazi concessi agli avversari. Contro il Borussia Dortmund invece è stata espressa una mediana più solida, con un maggiore apporto degli attaccanti in fase di non possesso che ha assicurato maggiore compattezza. Ma ieri sera, in Germania, nell’ultima tappa internazionale contro il Wolfsburg, sono ritornati i fantasmi. Squadra lenta, larga, con troppa distanza tra i centrali e i terzini dove gli avversari hanno avuto facilità ad inserirsi. Nota positiva l’intesa Milik-Mertens, rientrato ed alla prima esibizione nel Napoli di Ancelotti.
E mentre tutti in città sperano ancora nella sorpresa finale, una bomba gela il popolo partenopeo. Lo stadio S. Paolo è in piena ristrutturazione, non è ancora pronto e pertanto salta la campagna abbonamenti per la stagione sportiva 2018-2019. Anche questa voce girava da qualche tempo ma, come avviene spesso, le cattive notizie sono confermate, quelle buone, no. Come è noto lo stadio di Fuorigrotta è stato inserito tra gli impianti che ospiteranno le Universiadi 2019. Per tale motivo da giugno sono partiti i lavori di manutenzione per rendere la struttura idonea ad ospitare l’evento. Ma a seguito della mancata comunicazione alla società da parte del comune, del cronoprogramma dei lavori, non sono stati resi noti né gli interventi e né la durata degli stessi, dunque “a causa del totale stato di incertezza, al fine di evitare disagi ai tifosi, la SSC Napoli ha ritenuto opportuno non avviare la campagna abbonamenti”. Questo è quanto si legge nel sito ufficiale della squadra azzurra che però si impegna a garantire, agli abbonati della stagione precedente, il diritto di prelazione sull’acquisto del biglietto di ogni singolo evento, sia di campionato che di Coppa Italia che di tutte le competizioni Uefa, non necessariamente nello stesso posto in relazione ai lavori che saranno effettuati nello stadio. Magra consolazione, un contentino che certamente non appaga il torto subito. Che la società non avesse molta simpatia per gli abbonati preferendo la vendita dei biglietti volta per volta è cosa nota. Quale migliore occasione allora quella che si è andata prospettando che fa ricadere sulla lacunosa organizzazione comunale il mancato rinnovo degli abbonamenti? Ma i tifosi non ci stanno e si alza la protesta contro questa decisione. Si, perché mentre l’amministrazione comunale e la SSC Napoli si fanno la guerra, che si sta consumando già da qualche tempo, a farne le spese, come vittime incolpevoli, sono gli appassionati della domenica. Al diavolo le beghe tra il sindaco ed il presidente, c’è un popolo di 6.000 tifosi che merita rispetto, che non può essere privato del piacere di abbonarsi al proprio credo, al proprio amore che li rende uniti ed unici in un solo grido: “Sempre e solo Forza Napoli!”