Vade retro Babilonia!


E uno dei sette angeli, che hanno le sette coppe, venne e parlò con me: «Vieni, ti mostrerò la condanna della grande prostituta, che siede presso le grandi acque. Con lei si sono prostituiti i re della terra, e gli abitanti della terra si sono inebriati del vino della sua prostituzione».
L’angelo mi trasportò in spirito nel deserto. Là vidi una donna seduta sopra una bestia scarlatta, che era coperta di nomi blasfemi, aveva sette teste e dieci corna. La donna era vestita di porpora e di scarlatto, adorna d’oro, di pietre preziose e di perle; teneva in mano una coppa d’oro, colma degli orrori e delle immondezze della sua prostituzione. Sulla sua fronte stava scritto un nome misterioso: «Babilonia la grande, la madre delle prostitute e degli orrori della terra».
E vidi quella donna, ubriaca del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù. (Apocalisse, 17, 1-7)

Devo fare una doverosa premessa: non ho nulla contro la religione. Non sono un fervente discepolo della dottrina ma ritengo che la religione cristiana, nella sua duplice veste cattolica e ortodossa (i protestanti sono a rigor di termini una setta eretica) siano la migliore rappresentazione disponibile dell’esistenza di un’entità, che possiamo senz’altro definire ‘superiore’ la quale abbia potuto generare dal niente più assoluto, dal kénos parmenideo, la materia che ha dato origine all’universo fottendosene del postulato fisico per cui nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma.
Credo però anche che gli uomini e le donne di chiesa, sacerdoti, suore, monaci, diaconi e tutti i laici al loro servizio (i laicchè?) spesso non seguono la via che predicano e che raccomandano al loro prossimo di percorrere.
Detto ciò, vorrei commentare da semplice cittadino ciò che il settimanale Famiglia Cristiana ha pubblicato in copertina sull’ultimo numero oggi in edicola.
Per chi non l’avesse vista, è raffigurato il viso di Matteo Salvini che si copre la bocca con le mani e il titolo recita: ”VADE RETRO SALVINI!”, mentre il sottotitolo aggiunge: “La CEI, i singoli vescovi, iniziative di religiosi. La chiesa reagisce ai toni aggressivi del Ministro degli Interni. Niente di personale e ideologico. Si tratta del Vangelo.”
Ecco, quando ho letto quest’ultima affermazione mi è subito venuta in mente l’immagine del 70enne Don Paolo Glaentzer, il parroco pedofilo arrestato ieri l’altro a Calenzano per violenza sessuale aggravata su una bambina di 10 anni. Ho pensato: sta’ a vedere che la frase di Marco – 10,14 “Sinite parvulos ad me venire” ha tutto un altro significato rispetto a quello che credevo io!
Ma al di là delle considerazioni personali mi chiedo se sia corretto, almeno da un punto di vista deontologico, paragonare un uomo politico a Satana. Perché era questo, ovviamente, il messaggio neanche tanto subliminale che traspariva dal titolo. Salvini, l’avversario del momento, viene demonizzato a mezzo stampa! Se la cosa non fosse ridicola ci sarebbe da piangere. Spariti gli avversari tradizionali come i comunisti (farci un titolo oggi equivarrebbe a sparare sulla Croce Rossa) e alleatisi con gli avanzi della sinistra nel PD e fuori, si utilizzano le stesse armi di allora, quando gli slogan erano contro il pericolo bolscevico e si usano le paure di sempre (l’inferno e l dannazione eterna) per far breccia soprattutto nei più ignoranti e superstiziosi: vale a dire una buona metà degli italiani. Tra l’altro il metodo non è nemmeno nuovo: ci aveva già provato di recente l’Espresso con una copertina raffigurante un negro a sinistra e Salvini a destra, sottotitolando “Uomini e No”.

Sono entrambe espressioni della stessa strategia: usare la stampa per diffamare, seppure in forma larvata e meschinamente subdola, così come si fa anche con la radio e il web, da cui l’altro serpente in tonaca, il tristemente noto padre Giorgio de Capitani, continua impunemente a tuonare e a vomitar pesanti insulti sul segretario della Lega pur essendo stato più volte ripreso dai suoi superiori e pur avendo una querela per diffamazione pendente sul capo. Qualunque laico a quest’ora sarebbe stato messo a tacere con ogni mezzo, dall’oscuramento del sito alle sanzioni per le emittenti che ancora gli concedono il microfono. Ma un sacerdote, pur se apparentemente messo al bando dalla sua stessa Chiesa, viene solo – altrettanto apparentemente – censurato, perché continua a essere l’utile idiota che serve la causa di chi gli regge la coda e viene caricato come una molla dai suoi burattinai per fare il lavoro sporco in loro vece anche a costo del proprio estremo sacrificio.
Va detto che commercialmente l’operazione ha avuto successo: un discreto numero di deputati della sinistra per contestare Salvini ha sbandierato in aula le copie del settimanale cattolico, facendogli così raddoppiare le vendite. La presunta vittima invece ci ha probabilmente riso su e ha continuato diritto per la sua strada, tra l’altro con un azione pragmatica volta a dimostrare la volontà di rispettare gli impegni presi con gli elettori: la rimozione di un campo rom abusivo nella Capitale. Solo il giorno prima qualche organismo europeo aveva dichiarato l’illegittimità di tale atto; l’autorevolezza e la legittimazione di tale organismo è tale che non solo il ministro degli Interni italiano non ne ha tenuto conto, ma ha proprio voluto dimostrare quanto poco efficaci siano le disposizioni e i regolamenti di un’Europa che esiste solo quando si tratta di strangolare i più deboli, non lasciandogli nemmeno i denari per far volare i Canadair.
Ma forse l’obiettivo della Troi(k)a è stato mancato per colpa di un clima troppo mite negli scorsi inverni ellenici: i greci hanno abbattuto tutte le piante dei viali di Atene per potersi scaldare nella stagione fredda, visto che il combustibile costava troppo caro. E’ possibile che con inverni più rigidi avrebbero abbattuto anche i boschi che sono invece arsi questa settimana, e in tal modo agli incendi sarebbe mancata la materia prima!
Scusandomi per la digressione torno al focus di questo articolo. Recentemente mi è capitato di vedere alcune vecchie copertine di Famiglia Cristiana. In ciascuna di queste era raffigurato un personaggio politico dell’area di centro-sinistra: la Presidenta Boldrini (definita ‘Donna dell’Anno, sic!), re Giorgio con il titolo “Grazie Presidente!” (grazie di che?), Mario Monti eletto a Vate del nostro futuro con un negretto in braccio e il titolo “L’Italia che verrà” (da grattarsi istantaneamente) e Pinocchietto definito ‘il più grande scout d’Italia’, forse perché la decenza non consentiva altre e migliori forme di incensamento.
Come si vede, tutta gente che ha fatto – secondo le Edizioni Paoline – un gran bene al nostro Paese. In realtà è Famiglia Cristiana che ha fatto un enorme favore al nuovo nemico, complimenti al direttore: per ogni insulto e per ogni vituperio Salvini cresce in consenso, tanto che lo stesso Di Maio comincia a pensare di farsi maledire un po’ anche lui…
Sarà che il sacro non tira più, quindi è meglio parlare del diavolo, che – come sanno molti prelati – a volte un aiutino non lo nega. Mi piace riportare un breve spunto di Vittorio Feltri: “…perfino i libri delle Paoline piangono. Non li compra più nessuno. Chi li scrive è obbligato a firmare un contratto in cui è specificato che gli autori sono costretti ad adeguarsi all’etica cattolica e a non usare un linguaggio scurrile o volgare. Poi andiamo a leggere a pagina 7 di un volume Paolino, intitolato ‘I Volontari’, e ne riportiamo alcuni stralci esemplificativi: «Cazzo! Oggi ne è arrivato un altro… che palle!». Il termine cazzo è ripetuto tre o quattro volte in una paginetta di poche righe. Siamo al trionfo del cazzo cristiano, del tutto identico a quello ateo.”
In realtà tutto ciò ci dice una sola cosa: come al solito un certo tipo di chiesa si vende al miglior offerente.
Il cattolicissimo periodico, ad esempio da mesi spara a muzzo insulti al segretario del carroccio e ministro dell’Interno nonché vicepremier del governo in carica. Perché? Ovviamente perché essendosi accodati al carro della sinistra in tempi in cui l’aria tirava in quella direzione ora è difficile sganciarsi rinnegando le proprie dichiarazioni. Eppure hanno sotto gli occhi l’alto esempio di San Pietro, che in una sola notte rinnegò per tre volte il suo paradigma.
Non avendo più quale referente il Padreterno, che sta perdendo notevolmente consensi, ha estratto dal cilindro un titolo satanico, paragonando Lucifero al leader del Carroccio, per condannare chi è contrario all’immigrazione selvaggia. In effetti la Chiesa col papa in testa predica l’accoglienza in tutte le salse e raccomandando allo Stato e ai singoli cittadini di ospitare tutti gli africani che approdano in Italia, ma essa se ne è guardata con cura di riceverli nei propri sontuosi palazzi. In pratica il Vaticano si manifesta a parole in favore dei profughi, però evita di farli entrare nelle sue sacre stanze. E pretende dal popolo e dalle sue istituzioni che diano una casa e un reddito agli invasori. Salvini viceversa è contrario a ciò, di qui l’inimicizia del clero nei confronti del vicepremier, scatenato nei riguardi dei rompiballe stranieri e considerato ufficialmente un diavolo. Il becerume cattocomunista trova anche appoggio tra le schiere degli orfani di una sinistra sprofondata – lei – nell’inferno dell’indifferenza elettorale: ecco allora i Lerner, i Santoro, i Saviano, i Fazio e le Littizzetto, e poi via via tutti i matteorenzi travestiti e proclamati fantasegretari del fantaPD e le pasionarie di partito come quella Debora Serracchiani che a Omnibus, su La7, appoggia l’accostamento satansalvinico spostando la patente di cattivo gusto dal titolo del periodico paladino del bergoglismo al respingimento degli immigrati illegali.
La faccenda assume ancor più l’aspetto di farsa se solo si pensa che viene preferita una politica di accoglienza selvaggia di gente (non tutti, ovvio) che poi spaccia, rapina, stupra, uccide con l’accetta i passanti, ristupra e poi fa a pezzi le vittime, talvolta anche mangiandole, alla politica della legalità, del basta farci prendere per il culo da tutta Europa e del ‘prima gli italiani”, portata avanti da uno che ha giurato sulla Bibbia e si porta sempre un rosario in tasca!
Siamo veramente giunti ai cancelli della follia. Questa posizione che nella Chiesa ha preso piede con, e forse oltre, Bergoglio “vuole ridurre (sono parole di Marcello Veneziani) la civiltà cristiana a luogo d’accoglienza, corridoio umanitario, fino a perdere ogni traccia vivente di cristianità”. Essa corrode la cristianità dall’interno, come una serpe in seno, riducendola ad agenzia umanitaria, e trasformandosi in cavallo di Troia nel cuore della civiltà cristiana. Non si preoccupano i preti, i gesuiti e gli attivisti dell’Opus Dei che l’Italia, l’Europa, la cristianità stanno correndo verso la loro estinzione, il loro suicidio, la perdita di tutto quel che è stato per millenni il suo volto, la sua anima, la sua lingua e il suo credo naturale.
Se davvero avessero voluto denunciare la perversione del Vangelo avrebbero dovuto dedicare quella copertina e il suo Vade Retro a quel prete colto in flagrante mentre abusava di una bambina.
E invece no: pur avendo Belzebù in casa preferiscono invece andare a cercare il nemico politico e a demonizzare Salvini, in barba ai milioni di italiani che sostengono la sua azione al ministero dell’Interno. In una Chiesa che ha accolto e stretto le mani, anche di recente, a fior di satanassi, dittatori sanguinari, abortiste seriali e infanticidi a catena, venditori di morte e di corpi, spacciatori d’inferno, sfruttatori di migranti e pedofili anche in tonaca, oltre che atei e persecutori, corrotti e corruttori, si permette di additare come Satana chi esprime oggi, a torto o a ragione, il disagio prevalente dei popoli, italiano e non solo, sulla necessità di frenare l’immigrazione incontrollata e tutelare i popoli europei e la loro civiltà, nel silenzio complice delle massime autorità ecclesiastiche. Furono satanici anche quel milione di fedeli polacchi che lo scorso ottobre formarono un immenso cordone umano al confine, nel nome di Dio, della Madonna, stringendo il rosario, per frenare simbolicamente i flussi migratori incontrollati e chiedere che “L’Europa resti Europa”? E furono satanici i martiri e i santi che dettero la vita a Lepanto e a Otranto per salvare la civiltà cristiana? Eppure oggi tutto viene ridotto a bene e male assoluti. Il male è il nazismo e tutti i suoi derivati (o presunti tali) mentre il bene è ridotto all’accoglienza agli stranieri, all’assistenza ai poveri migranti, naufraghi in un mare ostile.
Tutto viene posto in subordine al pronto soccorso e al salvataggio di vite umane dal mare, al dar loro alloggio e nutrimento – naturalmente coi soldi pubblici, senza il concorso della chiesa.
Occorre amare il prossimo, lo sappiamo, ma non è detto che debba per forza venire da lontano, che debba essere straniero e appartenente a un’altra religione.
Invece questi pretendono di comandare ancora in casa nostra, sebbene il potere temporale sia cessato il venti settembre di qualche anno fa, e pretendono di far stare un oceano in uno stagno, fingendo di ignorare l’insostenibilità di quella che potrebbe diventare un’enorme tragedia umanitaria, ma alla rovescia, dove saremo noi a capitolare ed estinguerci per il peso insostenibile di questa follia.
Così senza cura degli enormi problemi sociali, economici e demografici che sta creando, la grande meretrice di Babilonia si mette oggi al servizio di queste forze oscure e forse di altre ancora: la Cina sta pian piano colonizzando l’Africa perché ha fame di espandersi da un territorio ormai al collasso. Hanno già iniziato la costruzione di città per il momento deserte (vedasi il mio articolo dello scorso settembre su queste colonne: “La Cina conquista l’Africa e forse il mondo”) e tra non molto dovranno porre un limite alla crescita demografica degli africani per far posto ai nuovi coloni cinesi. Ecco che allora la migrazione epocale che si è innescata pare proprio fatta per dare un concreto aiuto a questo pian d’invasione silenziosa! Che poi la concertazione delle azioni sia fatta in accordo esplicito e solo casuale con i vari Soros & C. è una sine cura: la grande meretrice allatta tutti i suoi figli con pari dignità e loro la mantengono viva e sana perché ne conoscono appieno l’utilità. Più migranti arrivano, più asiatici potranno prenderne il posto su un territorio dalle risorse enormi e ancora poco sfruttate da un colonialismo cieco che cercava solo oro e diamanti. Così i viaggi della speranza trovano il vero significato, in una luce al contempo nuova e spettrale. Le organizzazioni umanitarie credono di essersi mobilitate mentre sono solo manovrate da un’entità che di spirituale ha ben poco e predica la salvezza dei corpi anziché delle anime. Praticamente il cristianesimo ridotto a una O.N.G.
Temiamo che di questo passo la testata delle Edizioni Paoline dovrà ben presto modificare il suo nome in “Famiglia Musulmana”.