Calcio: Mercatissimo!


Archiviata la finale dei mondiali – Russia 2018 -, che ha visto la Francia di Deschamps salire sul gradino più alto del podio e vincere per la seconda volta la coppa del mondo, si ritorna al calcio di casa nostra. A meno di un mese dall’inizio del campionato, al via il 19 agosto, direttori sportivi, manager e procuratori si sono tuffati nell’arena del mercato per rendere sempre più competitivi gli organici accaparrandosi i pezzi migliori. Ad aprire le danze, dando una scossa a tutte le altre squadre, l’incredibile acquisto di Cristiano Ronaldo da parte dei dirigenti bianconeri. Il clamore che ha suscitato il passaggio di CR7 dal Real Madrid alla Juve ha aperto una sessione di mercato di ampie proporzioni. Nomi illustri e di gran peso hanno cominciato a riempire le pagine dei giornali specializzati, dando il via ad una girandola di possibili scambi, opzioni, alternative a suon di milioni di euro.
L’arrivo di Ronaldo è stato salutato da tutti gli operatori con grande entusiasmo, Il suo trasferimento ha spostato di qualche grado l’asse del calcio che conta dalla Spagna verso l’Italia, attirando un’attenzione internazionale che potrà senz’altro contribuire alla crescita del calcio italiano.
Avviata la giostra dei cambi, sulla ruota è salito anche Gonzalo Higuain fortemente voluto dal nuovo tecnico del Chelsea. Il Pipita infatti potrebbe raggiungere Sarri a Londra, per 60 milioni, insieme al compagno Rugani valutato almeno 40 milioni a meno che non ci sia l’intromissione nella trattativa del Milan interessato al bomber argentino non prima di aver venduto Kalinic, Bacca e Bonucci. Il TAS di Losanna ha infatti riammesso il Milan alla disputa dell’Europa League, fondamentale sono risultate le garanzie offerte dal Fondo Elliot, attuale proprietario del club. In questo intreccio si innesta la partenza dal club londinese, per destinazione ancora incerta, di Alvaro Morata, altro sogno rossonero, che mal si concilia con il gioco sarriano ma utile per fare cassa.
L’esordio davanti alle telecamere del nuovo allenatore del Chelsea ha mostrato un Maurizio Sarri inedito: rasato di fresco, in giacca e cravatta e con un buon inglese il tecnico ha ringraziato innanzitutto i suoi vecchi tifosi, il popolo napoletano che lo ha sostenuto per tre anni ricambiando l’amore e l’affetto in campo e fuori. Sicuramente una bella ascesa quella del tecnico di Figline che, coadiuvato da Gianfranco Zola nei panni di vice, si troverà a giocare a Stamford Bridge allenando uno dei club più importanti d’Europa confrontandosi contro alcuni dei migliori allenatori in circolazione come Mourinho, Pochettino, Klopp e Guardiola. Ma da Napoli non è andato via da solo, non intendendo rinunciare alle sue idee ha portato con se il perno principale del suo gioco tattico. Inizialmente destinato al Manchster, l’italo-brasiliano Jorginho è stato venduto al Chelsea per 65 milioni di cui 8 serviti a liberare il Comandante. Ulteriore giro di valzer è quello organizzato per Pepe Reina. Sfumata la pista Allison, nuovo portiere del Liverpool pagato 75 milioni, cifra che i Reds faranno confluire nelle casse della Roma, e che fa del brasiliano il portiere più pagato al mondo, Maurizio Sarri avrebbe chiesto esplicitamente alla dirigenza dei Blues di portare a Londra l’estremo difensore spagnolo, suo pupillo, approdato al Milan nei mesi scorsi a parametro zero dal Napoli. l rossoneri potrebbero prendere in considerazione la cessione per liberarsi di un ingaggio comunque pesante, da oltre 3 milioni a stagione. Molto, in tal senso, dipenderà anche da quella che sarà la situazione di Gigio Donnarumma e da eventuali offerte in arrivo per lui.
Con al cessione di Allison il club di Trigoria si priva di un campione assoluto, il migliore del portiere della Serie A, ma realizza, però, una plus valenza da capogiro essendo arrivato nella capitale per la risibile cifra di 8 milioni di euro.
Anche il Napoli ha saputo contenere il gap affidando innanzitutto ad Ancelotti la guida della squadra, che al momento può essere considerato il più grande colpo sul mercato del Presidente De Laurentiis. La rosa poi è stata ampliata con l’ambidestro Simone Verdi, atteso già a gennaio, Fabian Ruiz, giovane ma completo che può giocare sia a destra che a sinistra e i due portieri Meret e Karnezis. Purtroppo però occorrerà attendere almeno 2 mesi per vedere all’opera l’estremo difensore ex Udinese, dopo il recupero dalla frattura dell’ulna sinistra che ha subito in allenamento per un contrasto di gioco. La maledizione dell’infermeria in casa Napoli colpisce ancora!
Quindi confermato l’organico in attacco, con i rinforzi e rimpiazzi già inseriti, con il ruolo da regista, lasciato libero da Jorginho, affidato ad un Hamsik tecnicamente dotato, Ancelotti ha pensato a costruito un Napoli capace di poter scegliere come comportarsi in ogni situazione di campo, alternando il pressing alto con azioni in cui i calciatori possono scrivere il gioco secondo il proprio talento. Insomma il mister di Reggiolo sta aggiungendo nuovi dati ad una squadra già ben istruita, lavorando su un bagaglio culturale solido ed attivando conoscenze nuove, ponendosi come primo obiettivo farsi strada in tutte le competizioni, argomento molto gradito al Presidente azzurro.
Ma tutto questo per i tifosi non può bastare. Serve una grande punta, un centravanti in grado di far sognare ed un esterno. I nomi sono essenzialmente due, forse tre : Di Maria, Benzema e Cavani. Difficili, complicati, costosi ma non impossibili.
Pare che per sondare il terreno i tre campioni siano stati contattati dal Mister in persona, ma l’ostacolo principale per tutti è rappresentato dall’elevato ingaggio dei giocatori, considerato proibitivo per le casse partenopee. Ma soprattutto per procedere con nuovi acquisti sarà necessario cedere qualche pezzo come Callejon e Mertens.
I tifosi però sognano il ritorno del Matador Edinson Cavani, invocandolo sui social e continuando a sperare, considerata anche la conferma di Neymar e l’esplosione di Mappe al PSG, in un delirio che oscilla fra l’impossibile ed il fantastico.
Il patron azzurro De Laurentiis continua a smorzare i toni, gli entusiasmi e smentisce le voci, affermando che la crescita non si fa con nomi altisonanti ma si realizza nel tempo facendo crescere i giocatori, ma lo stesso Presidente ha anche aggiunto che dopo il rientro di tutti i calciatori dai Mondiali, con il gruppo al completo, se ci fosse la necessità di qualche ritocco ci sarà ancora tempo per farlo, lasciando intendere quindi che la giostra non si è ancora fermata.