Calcio: Francia o Croazia sul tetto del mondo


Alle 17.00 di oggi (NDR: domenica 15 luglio 2018) si gioca la finale di questo mondiale Russia 2018 tra Francia e Croazia. Finale tutta europea, come lo è stata la finalina 3 e 4 posto che ha visto il Belgio confermare la vittoria sull’Inghilterra, già conseguita nella fase a gironi per 1 a 0, questa volta con risultato raddoppiato. Un gol per tempo e la squadra di Martinez ha guadagnato la medaglia di bronzo, miglior piazzamento di tutti i tempi per i Red Devils nel torneo iridato. Successo meritato per quanto fatto nel corso del mondiale ed in questa partita per larghi tratti dominata dal Belgio, più fresco e più veloce. Un match di consolazione tra le due deluse, con il morale a terra, anche se è trapelata la voglia di chiudere la competizione nel migliore dei modi. Da una parte Lukaku, Hazard e De Bruyne, i top player che hanno fatto la differenza su H. Kane e compagni dall’altra. Inglesi e belgi si sono accontentati della finale minore dopo aver cullato sogni di gloria mondiali, in particolare gli inglesi che avevano davvero sperato con il vantaggio immediato di Tripper, nella semifinale contro i croati, ad un ritorno a casa della coppa dopo oltre 50 anni di attesa. Ma poi, la rimonta di Perisic e Mandzukic, ha riportato i Tre Leoni alla triste realtà di una spedizione conclusasi troppo presto, ma con l’orgoglio e la felicità di aver vissuto un sogno, grazie anche al Ct Southgate. L’allenatore inglese infatti ha atteso ben 22 anni per riscattarsi personalmente. Ad Euro ’96 era stato proprio lui a sbagliare dagli 11 metri contro la Germania negando ai suoi la finale. Anche stavolta non è riuscito ad agguantare la finale che conta ma, a differenza di allora, è uscito a testa alta, consapevole di aver dato entusiasmo e senso tattico ad una formazione con tanto talento ma ancora con poca esperienza. Ha saputo creare un buon clima di fiducia ed i tifosi si sono subito identificati in lui e con il suo stile, tanto da far finire sold out i famosi gilet indossati in panchina.
Archiviata la prima finale, Russia 2018 si avvia all’atto conclusivo. Un mondiale insolito, con un solo 0-0 in 62 gare e con un equilibrio di fondo che ha spazzato via Germania, Argentina, Spagna, Brasile, Uruguay e Portogallo ma anche Leo Messi e Cristiano Ronaldo, man mano che ha visto abbandonare grandi squadre e grandi fenomeni.
Nella capitale russa, che ospiterà la finalissima al Luzhniki Stadium che assegnerà il trofeo più ambito e prestigioso, non ci sarà alcuna presenza tricolore, nemmeno il fiorentino Gianluca Rocchi, candidato alla direzione di gara. La Fifa infatti gli ha preferito l’argentino Nestor Pitana, probabilmente per bilanciare la presenza in campo con appartenenti a federazioni non europee. Gli unici “italiani” presenti saranno, nella nazionale croata, Mandzukic, Perisic e Brozovic, certamente più decisivi dei connazionali “spagnoli” Modric, Rakitic e Vrsaljko.
Francia-Croazia sarà una finale storica anche perché inedita (NDR: Le due nazionali si sono già incontrate. La foto a corredo di questo articolo ritrae un momento di Francia-Croazia del 1998).
Da una parte la Francia che ha mostrato solidità e fiammate di talento in avanti, con un calcio che mescola Europa ed Africa. I Blues hanno un’età media di 26 anni, tra le più basse del torneo, e buona parte dei giocatori sono rappresentati dalle seconde generazioni di immigrati, che hanno costituito una nazionale con grande prestanza fisica e doti tecniche. La Francia gioca la finale per la terza volta. Venti anni fa, i Galletti alzarono la coppa, con Deschamps capitano, sconfiggendo il Brasile e la persero nel 2006 contro l’Italia. Oggi i transalpini si faranno trascinare alla vittoria dai gol di Mbappè, dalla fantasia di Pogba, dalla solidità di Giroud e dall’estro di Griezmann e da una difesa che, a parte i 3 gol concessi all’Argentina agli ottavi, non ha permesso nulla ad Uruguay e Belgio.
Dall’altra la Croazia caparbia e genuina, molto fisica ed eclettica, dall’anima guerriera che arriva a quest’ultimo atto con una partita in più rispetto ai rivali, avendo giocato tre supplementari nelle ultime tre gare con danesi, russi ed inglesi, e con un giorno in meno di riposo, circostanze che daranno un vantaggio di energie e freschezza ai francesi. L’impresa sarebbe davvero memorabile per i biancorossi che disputano una finale mondiale per la prima volta nella loro storia e l’epilogo, a loro favore, sposterebbe certamente l’asse della percezione calcistica verso est. I balcanici, che hanno dimostrato di saper soffrire, interpretare i momenti difficili e reagire, si presenteranno determinati all’appuntamento con l’occasione della vita ed affidandosi alla guida di Dalic tenteranno di regalare una gioia al proprio popolo che ha una grande tradizione negli sport di squadra. Finora il risultato migliore ottenuto a un Mondiale era arrivato nel ’98, quando la Croazia aveva concluso al terzo posto. Anche per loro sono trascorsi 20 anni da quando il sogno si infranse in semifinale proprio ad opera della Francia in particolare di Thuram, difensore centrale adattato a terzino destro. Quindi sarà possibile riconoscere in questo incontro tutta la rivalsa croata covata in questi anni per riaprire un discorso interrotto e non ancora chiuso.