MotoGP: Rinascita Ducati


Il Circuito del Mugello è stato teatro di una importante quanto inaspettata vittoria. Sono infatti salite, sui primi due gradini del podio le Ducati di Lorenzo e Dovizioso.
I piloti sono partiti con distacchi in qualifica davvero ridotti, e tutto faceva presagire ad una gara tirata e ricca di colpi di scena. Del resto questa pista aveva rappresentato il lancio del Dovi nel fantastico mondiale 2017. Qui l’anno scorso il ducatista aveva trionfato lanciando il guanto di sfida a Marc Marquez.
Rossi parte in pole position, finalmente, era infatti da Motegi 2016 che VR46 non partiva dalla prima casella sulla griglia di partenza .
Le due Yamaha e la Honda di Marquez montano la Hard sul posteriore. Lo spagnolo in partenza dichiara che in questa gara ha intenzione di andare a punti, ponendosi sulla difensiva e di rinunciare al Marc attack, vedremo.
In partenza Valentino si fa superare da Lorenzo che è un razzo al semaforo verde, e Marquez, secondo alla fine del rettilineo ma decisamente troppo veloce, deve rallentare e andare lungo per poi immettersi in quinta posizione creando non poco scompiglio quando prima punta alla carena di Iannone e poi non contento entra in modo davvero rischioso su Petrucci, rischiando di buttarlo fuori dalla gara, ma costringendolo alla settima posizione. Alla fine del primo giro Lorenzo è in testa seguito da Rossi e Marquez.
Al terzo giro, il pilota della Honda supera in staccata Rossi mentre Petrucci con 1’48’’01 piazza il giro più veloce.
Intanto dopo tre giri sono già fuori 5 piloti ovvero Abraham , Miller Luti, Pedrosa e Nakagama, a testimonianza di un tracciato molto competitivo.
Al quinto giro, il colpo di scena, che in qualche modo garantisce la riapertura del mondiale, Marquez secondo, in discesa alla Scarperia Palagio, perde il controllo della moto e cerca di tenerla su per oltre cento metri, ma alla fine deve arrendersi e finire nella ghiaia e pertanto perdere tantissimo tempo prezioso. Ma il frame dei momenti successivi alla perdita di aderenza della moto è da manuale e soprattutto rispecchia l’enorme capacità del pilota spagnolo, di gestire il mezzo meccanico quasi come fosse parte di se’.
Intanto Dovizioso si porta prima in terza posizione e dopo un giro , con una delle sue staccate , riesce a scavalcare anche Valentino Rossi portandosi alle spalle del compagno di squadra Lorenzo.
Iannone , molto competitivo anche in questa gara, si porta in terza posizione. Ad 11 dalla fine anche Petrucci scavalca Valentino che precipita in quinta posizione. Ma subito dopo Rossi forte anche della scelta di una hard sulla posteriore, scavalca Iannone. A sorpresa a 8 giri dalla fine Rins si porta in quarta posizione.
A sette giri dal termine Rossi suona la carica e dopo aver sorpassato Rins si porta all’attacco di Petrucci e in un amen lo supera portandosi al terzo posto. Gli ultimi sei giri danno pochi sussulti nelle prime posizioni , con la Yamaha che si porta a ridosso delle Ducati arrivando terza ad un soffio da Dovizioso , che nell’ultima parte del giro, ha un vero e proprio tracollo.
Trionfo di Jorge Lorenzo , che spegne le polemiche degli ultimi mesi, nate sul suo rendimento in Ducati, ma che non riappacifica il maiorchino con la casa di Borgo Panicale, infatti in settimana , a sorpresa, arriva come un fulmine a ciel sereno, la notizia del suo accordo con la Honda HRC, e pertanto nelle prossime due stagioni correrà al fianco di Marquez, con Pedrosa che dopo anni dice addio alla casa giapponese.
Quarto Iannone e quinto Rins entrambi in Suzuki, solo 16.mo e senza punti Marquez.
La classifica del mondiale , riaprendo uno spiraglio , vede ora lo spagnolo , sempre in testa con 95 punti seguito dalle Yamaha di Rossi (72 punti) e Vinales (67 punti ) , quarto Dovizioso (66 punti).