F1: Dominio Hamilton


A MontMelo a pochi kilometri da Barcellona , è andata in scena la quinta tappa del mondiale di Formula 1, ed è stata una vera e propria doccia fredda per gli entusiasmi nati con le precedenti gare tra i tifosi della rossa di Maranello.
Effettivamente la gara è stata impietosa per quel che riguarda i tempi registrati sia dalle Mercedes che dalle Ferrari, il predominio della scuderia tedesca è stato totale.
Alla partenza Vettel riusciva con un’abile manovra a scavalcare Bottas ed a portarsi al secondo posto seguito dalla Mercedes di Valtery e da Raikkonen. Ma il vero colpo di scena lo regalava la Haas di Grosjean che con una manovra maldestra al limite del dilettantesco, dopo essere andato lungo in partenza, invece di sollevare il piede dall’acceleratore anche per evitare di sprofondare nel ghiaione posto al margine della pista, accelerava e rientrava sull’asfalto piombando in testa coda nel gruppo che stava sopraggiungendo. L’effetto prodottosi era spettacolare e al contempo devastante, in quanto gli incolpevoli Hulkenberg e Gasly non potevano evitare la collisione e conseguentemente distruggere le loro monoposto, invadendo la pista di detriti. Era necessario l’intervento della safety car che restava in pista per ben 6 giri. La manovra di Grosjean, molto deludente nelle prime gare di questo mondiale con 0 punti conquistati, costerà probabilmente la squalifica per la prossima gara di Montecarlo o quanto meno una consistente detrazione di punti alla sua patente per il mondiale.
Al 18.mo giro Vettel era al pit stop e pertanto dal secondo posto retrocedeva al 7.o posto, con un Hamilton monstre che si portava a 9’’ e 6 decimi da Bottas che al 20.mo giro entrava al box per il pit stop, commettendo un errore in fermata (arrivava un po’ lungo) e al rientro in pista si trovava un Vettel arrembante che con una manovra molto aggressiva riusciva ad infilarlo poco dopo l’uscita dai box. Al 25.mo giro prima Raikkonen e poi Hamilton si fermavano ai box ma il pilota della rossa al rientro era costretto da noie al motore a riportarsi ai box per poi fermarsi definitivamente.
La situazione in gara al giro n. 29 era la seguente Verstappen, Hamilton, Ricciardo, Vettel, Bottas , Magnussen.
Al 34.mo giro era il turno delle Red Bull, il primo ad uscire era Ricciardo seguito da Verstappen., con la Ferrari in mezzo alle due Mercedes. Ocon al giro 41 era costretto al ritiro per problemi al motore e pertanto si entrava in regime di virtual safety car, Vettel ne approfittava per un pit stop e montare dei pneumatici bianchi e rientrava in pista alle spalle di Verstappen, autore fino a quel momento di una gara ineccepibile, ma durante i giri con virtual safety car, Verstappen ne combinava una delle sue tamponando ancora una volta chi lo precedeva e danneggiando l’alettone anteriore sinistro. I tecnici della red Bull avvertivano il pilota riferendo che il danno non era grave e soprattutto non creava problemi di bilanciamento alla sua monoposto. Ma nel corso del giro successivo l’alettone anteriore si staccava disseminando ulteriori detriti sulla pista, scelta assolutamente discutibile da parte dei tecnici Red Bull.
Al 48.mo giro , Hamilton inanellava l’ennesimo giro veloce con 1’19’766.
La gara non registrava ulteriori colpi di scena e dopo 66 giri si concludeva con la vittoria di Lewis Hamilton , ora dominatore incontrastato del mondiale , seguito da Bottas, Verstappen, Vettel Ricciardo Magnussen Sainz ed Alonso. Per Leclerc un ottimo 10.mo posto.
Questo gran premio contrariamente alle sensazioni delle prime gare del mondiale, ha testimoniato uno strapotere Mercedes davvero incontrastabile.
Tutta colpa dei pneumatici?
In effetti, la Pirelli , un po’ a sorpresa e soprattutto con poco preavviso, aveva deciso, per ragioni di sicurezza, di adottare per la gara di Barcellona un tipo di pneumatico con un battistrada di 0.4 millimetri più basso di quelli finora utilizzati. Sembrerebbe una altezza davvero irrisoria , se non si considerasse che è pari al 12% in meno della altezza dei battistrada standard, pari a 3,4 millimetri.
La riduzione in questione comporta un minore riscaldamento dei pneumatici in gara , fattore che ha non poco aiutato le Mercedes che in questa prima parte del mondiale avevano lamentato difficoltà a raggiungere una temperatura ottimale per la resa delle gomme in gara. La decisione della Pirelli è stata infatti criticata ed ancor meno è stata compresa l’ipotesi prospettata dalla azienda milanese , di utilizzare questo tipo di pneumatico per le gare di Le Mans e di Silverstone.
Prossimo appuntamento a Montecarlo , dove dovrebbero essere protagoniste le velocissime Red Bull e Ferrari, almeno per quanto fatto vedere nei primi 4 gran premi.