La dittatura del capitalismo


I sistemi totalitari moderni potrebbero essere definiti “dittature del capitalismo dei compari”. In questi sistemi, un gruppo di persone si appropria indebitamente della maggior parte delle risorse, e le gestisce per il proprio interesse, a danno della maggior parte del popolo. Il capitalismo viene definito come quel sistema economico e sociale in cui il capitale privato viene investito in attività economiche, stabilendo una separazione fra chi possiede i mezzi di produzione e chi offre la propria manodopera. Nel capitalismo di Stato i capitali e i mezzi di produzione appartengono allo Stato, e i cittadini lavorano per avere ciò che è necessario alla sopravvivenza. Nel capitalismo “selvaggio” il capitalista non rispetta alcuna legge a tutela dei diritti umani. Ad esempio, paga salari così bassi da non permettere la sopravvivenza, oppure non si cura di migliorare le condizioni lavorative dannose alla salute dei lavoratori.
Il capitalismo selvaggio è stato definito “capitalismo dei compari” dall’economista americano Joseph Stigliz, in riferimento alle furbe strategie attuate da alcune persone per appropriarsi di finanziamenti e beni pubblici. Negli Usa cosi come nel mondo, alcuni privati, appartenenti alla classe ricca, riescono ad avere ingenti sovvenzioni oppure sgravi fiscali milionari. Inoltre, si sono appropriati dei beni pubblici, ricavandone profitti. I meccanismi e le leggi che permettono ad alcuni privati di arricchirsi a spese dei cittadini sono molteplici, cerchiamo di elencarne qualcuno : Gli imprenditori generalmente sono contrari ai sussidi, tranne che per se stessi… il cosiddetto Corporate Welfare sembra quasi un omaggio delle abbondanti risorse del nostro pianeta. Le società minerarie, per esempio, possono sfruttare queste risorse praticamente per niente. Le forme più consistenti di assistenzialismo alle imprese erano rappresentate dagli sgravi fiscali… Nella strana logica di chi ci governa , dare a qualcuno 100 milioni per una certa cosa é considerato molto peggio che non dire: se fai quella stessa cosa avrai sgravi fiscali per 100 milioni di dollari. Un assegno che esce è diverso da un assegno che non entra… I lobbisti che lavorano per le grandi imprese lo sanno, ed è questo il motivo per cui cercano di ottenere gran parte delle sovvenzioni sotto forma di agevolazioni fiscali. In altre parole, i capitalisti fanno pagare ai cittadini le loro ricchezze, sia appropriandosi delle risorse senza pagarle, sia ottenendo sgravi fiscali o sussidi. A tutt’oggi, il capitalismo dei compari viene sostenuto dai governi americani in tutti i settori. Ad esempio, negli States che sono professori di democrazia il settore petrolifero, accade che le prime fasi dispendiose e poco proficue (l’esplorazione, l’estrazione e la raffinazione del petrolio) vengono affidate agli Enti statali, ma quando si arriva alle tappe finali (distribuzione e vendita), arrivano le grandi compagnie private inglesi e americane, che acquistano i diritti sui giacimenti. La guerra per il petrolio dell’Iraq è stata pagata dai contribuenti americani, mentre i vantaggi dell’appropriazione dei pozzi petroliferi vanno alle grandi società petrolifere private come la General Electric e la Halliburton. Anche la ricerca scientifica viene spesso sovvenzionata dagli Stati, ma quando i ricercatori approdano ad un’importante risultato, i capitalisti possono brevettarlo e ottenere profitti privati da un investimento pubblico. Ciò accadde anche per la televisione: lo Stato sostenne tutte le spese per avviarla, pagando con i soldi dei cittadini, ma quando ormai era avviata, la vendette ai privati. Si potevano fare molti soldi e si poteva esercitare un grande potere di controllo mediatico. Il motto del capitalismo dei compari potrebbe essere: “spese pubbliche, profitti privati”. I privilegiati sono un numero ristretto, solidali fra loro nel difendere i loro saccheggi, per questo Stigliz li definisce “compari”.In sintesi, il capitalismo dei compari ha come caratteristica l’accaparramento di risorse e denaro pubblico per estendere e accrescere i propri affari. Le aziende americane ma anche molte aziende europee vengono, in altre parole, sovvenzionate dalle risorse pubbliche, ma i profitti sono privati. Tale sistema esige un potere politico assai forte nel difendere gli interessi dell’élite ricca. Il potere mediatico (in mano all’élite) permette anche di tenere sotto controllo il potere politico. Ad esempio, qualora un presidente dovesse fare scelte non gradite all’élite, verrebbe scatenata una guerra mediatica per far rientrare la proposta di legge. Le politiche per il Terzo Mondo, come le politiche di scambio, sono subordinate agli interessi delle Corporation, che hanno come unico obiettivo quello di creare e accrescere profitto. Le Corporation cercano di nascondere le loro vere caratteristiche, e utilizzano i media per manipolare l’opinione pubblica a loro favore, cercando di apparire filantropiche e al servizio dei cittadini. Spesso sponsorizzano iniziative culturali o filantropiche, oppure pagano milioni ai Testimonial per associare la loro immagine a personaggi (attori, musicisti ecc.), amati da un vasto pubblico. Esse utilizzano massicciamente la pubblicità (anche occulta) per manipolare l’esistenza delle persone, accrescendo i loro bisogni materiali e orientando i loro acquisti. Per loro le persone sono consumatori oppure oggetti da sfruttare lavorativamente. Secondo Noam Chomsky la Corporation è disumana:
“(Il suo fine è) assicurarsi che gli esseri umani con cui interagisce, tu e io, diventino anch’essi disumani. Bisogna sradicare dalla testa della gente sentimenti naturali come l’attenzione per il prossimo, la compassione o la solidarietà… L’ideale è avere individui completamente isolati, che non si curino minimamente degli altri… il cui concetto di se stessi, il loro senso dei valori, si riduca a ‘Quanti bisogni indotti posso appagare? E quanto posso continuare a indebitarmi per appagare bisogni indotti?’ L’ideale sarebbe riuscire a creare una società fatta di unità minime costituite da una persona e un televisore, senza alcuna connessione con gli altri”.
Molti luoghi del Terzo Mondo in cui le Corporation, soprattutto americane ed europee, sfruttano e riducono in semischiavitù, vengono tenuti segreti. Charles Kernaghan, direttore del National Labour Committee, è riuscito a trovare nelle discariche di rifiuti della Repubblica Dominicana alcuni documenti che testimoniavano metodi agghiaccianti per fruttare lavoratrici bambine delle fabbriche di articoli di abbigliamento della Nike. Kernaghan trovò fogli su cui venivano accuratamente annotate tutte le fasi di produzione di una maglietta: c’erano ben 22 operazioni, dal taglio al confezionamento, e ogni passaggio veniva cronometrato e aveva un tempo massimo. Per ogni maglietta la Nike pagava 8 centesimi di dollaro, per poi venderla a 22,99 dollari. Le giovani lavoratrici venivano controllate a vista dalle guardie, che non esitavano ad umiliarle e a picchiarle con ogni minimo pretesto. le persone gente è semplicemente una merce trattabile e acquistabile quanto lo zucchero o il caffè. Io pago, per acquisti di questo tipo, molto più che per qualunque altro genere di merce sulla terra.
Secondo Domenico Losurdo, l’élite che oggi detiene il potere, utilizza nuove tecniche per indebolire i popoli, e per privarli del loro potere politico ed economico, e per decimare coloro che non vengono considerati degni di vivere. Come sanno gli storici, la Food-diplomacy , cioè la diplomazia della fame, è stata teorizzata dagli Usa e tuttora viene messa spietatamente in pratica. Se c’è una carestia chiaramente ‘indotta’ dall’esterno è quella che oggi falcidia il popolo iracheno e cerca di affamare il popolo cubano. Questa tecnica è stata utilizzata anche in Africa, in molti paesi dell’Asia e nell’America Latina.
Le Corporation si impadroniscono di tutto, anche dell’acqua, assumendo il controllo della gestione dei servizi idrici pubblici in tutto il mondo. Oggi poche decine di società controllano gran parte della distribuzione dell’acqua. Tra queste ci sono le francesi Vivendi, Ondeo, Suez-Saur (che controllano il 40% del mercato mondiale con un giro d’affari di 60 miliardi di euro), le britanniche Seven-Trent e Thames Water, il colosso tedesco RWE, le americane Bechtel, Wessex Water, Danone, Metro Water Services e l’italiana Acea Spa. Queste Corporation sono appoggiate dalla Banca Mondiale e dal Fondo Monetario Internazionale, che costringono i paesi del Terzo Mondo a rinunciare ai loro sistemi pubblici di distribuzione idrica e a privatizzarli, stipulando contratti talvolta gratuiti con queste aziende, dietro ricatto del debito. Mi fermo qui ma la rabbia continua a crescere non nei confronti di chi ci affama ma con chi fa finta di non vedere non sentire .