MotoGP: Un inglese in Argentina


La gara di Termas de Rio Hondo sembrava destinata , viste le qualifiche del sabato, a garantire sorprese ed emozioni davvero uniche. E così è stato.
Sin dalla fase preliminare c’è stato un gran trambusto a causa della scelta delle gomme. Tutti i piloti fatta esclusione per Miller, sono corsi dalla griglia di partenza ai box per sostituire la moto di gara per utilizzare le gomme slick medium sia anteriori che posteriori invece di quelle rain, viste le mutate condizioni meteo.
La gara è stata pertanto posticipata di 15 minuti. I team hanno chiesto di ridurre di un giro la durata della stessa per non restare senza benzina. L’unico a rimanere al suo posto sulla griglia di partenza è stato Jack Miller che durante le qualifiche aveva montato le gomme da asciutto. Il regolamento a questo punto prevedeva la partenza, per tutti i piloti che erano rientrati per cambiare le gomme, dal viale di uscita dei box. Per questioni di sicurezza la race direction impartiva l’ordine di far partire tutti in allineamento in fondo alla griglia di partenza con la sola esclusione di Miller che in totale controtendenza rispetto alla massa dei piloti aveva optato per le slick.
All’atto della partenza, un nuovo colpo di scena, si spegne la moto di Marc Marquez ed il pilota spagnolo inspiegabilmente invece di andare in fondo alla griglia, riaccende a spinta la sua moto e prepotentemente ritorna al suo posto, mentre tutti gli altri piloti attendono pazienti. Sinceramente un intervento da parte dei commissari di gara sarebbe stato ben accetto. Marquez dopo 1 giro è già alle spalle di Miller. Pedrosa dopo un’entrata cattiva di Zarco, è costretto a cambiare traiettoria entrando sul bagnato ed uscendo improvvisamente di scena.
Marquez prende la leadership della gara, ma la race direction svegliandosi dal torpore, dopo 4 giri a 20 dalla fine soprattutto per aver condotto la sua moto , in occasione dello spegnimento, contromano in griglia, , impone al pilota spagnolo un ride through, ovvero passare per la corsia dei box a velocità regolamentare. Il pilota spagnolo rientra in 19.ma posizione con Miller in vantaggio seguito da Rins, Zarco, Crutchlow e Dovizioso. Rossi al 9.no posto.
Al 9.no giro ennesima boutade del pilota della Honda che nel tentativo, sinceramente troppo aggressivo , di superare Alexis Espargaro, lo punta e lo tocca sulla fiancata destra costringendolo a rallentare vistosamente. Marquez alza la mano per chiedere scusa, ma il punto in cui ha attaccato Espargaro era davvero troppo poco consono al sorpasso. Entra pertanto in azione di nuovo la direzione gara che commina un’ennesima sanzione al pilota Honda costringendolo a rallentare per ricedere la posizione sottratta in malo modo ad Espargaro.
Intanto Rossi sale al 6 posto e Marquez precipita al 14.mo.
A 10 giri dalla fine Marquez inizia a spingere per risalire in classifica e in 2 giri si porta all’8.vo posto a solo 5 centesimi da Dovizioso.
A 5 giri dalla fine il capolavoro negativo di Marquez. Ossessionato dalla voglia di riprendere Valentino Rossi si porta a ridosso del pilota Yamaha e con la stessa manovra effettuata ai danni di Espargaro attacca Vale sulla fiancata destra colpendolo violentemente e portandolo fuori pista. Una manovra decisamente scorretta che riaccende i malumori mai sopiti di Sepang 2015, allorquando a farne le spese fu il pilota spagnolo. Marquez dopo aver buttato fuori pista Rossi alza ancora la mano in segno di scusa , con un gesto che a tutti è parso grottesco nella sua assurdità. La direzione decide per una pesante penalizzazione che sembra assolutamente dovuta relegando Marquez alle retrovie.
Vince Crutchlow davanti a Zarco seguiti da Rins , Miller, Vinales e Dovizioso.
A fine gara Marquez accompagnato dal padre , per evitare conseguenze peggiori, si reca al box di Valentino per porgere le scuse al campione italiano , ma dal box rifiutano categoricamente. Successivamente si registrano le vibrate proteste di Rossi che accusa Marquez di essere pericoloso per il mondiale , in quanto cerca sistematicamente di colpire gli avversari in fase di sorpasso in un punto preciso tra il pedale e la carena. Rossi affermerà “con lui in pista ho paura” ”stia lontano da me” scatenando nuovamente le polemiche.
Una cosa è certa , il sorpasso poteva essere evitato in quel punto, cosi da non creare inutili rischi per il pilota di Tavullia.
Attendiamo impazienti la gara del 22/04 negli Stati Uniti.