Tutti in piedi, é di scena CR7


Non siamo collegati con lo spazio e non è il campo di calcio di qualche pianeta lontano, è l’Allianz Stadium di Torino quello dove martedì 3 aprile durante il match di andata Juventus – Real Madrid, valevole per i quarti di finale Champions, è atterrato il marziano CR7 che al 64′ ha dato un saggio di ciò che gli viene meglio cioè giocare al calcio da fuoriclasse, fenomeno, campione, extraterrestre, marziano e chi più ne ha più ne metta, un mostro capace di far la differenza da solo. Se si potesse paragonare il gioco del calcio ad un arte figurativa in movimento, bene potremmo dire di aver assistito in diretta ad un capolavoro dei nostri tempi intitolato “La rovesciata perfetta”. Tale è l’emozione trasmessa dallo straordinario gesto atletico che viene sportivamente applaudito dallo Stadium, anche se il 2 a 0 sta a significare che la Champion è praticamente andata. Un’immagine che rimarrà impressa nelle menti per molto tempo e che merita di spartirsi il podio con un altro paio di prodezze, come il gol di Maradona all’Inghilterra (1986) e la rete di Alex Del Piero al Borussia Dortmund (1995). Lo scorso 5 febbraio Cristiano Ronaldo ha compiuto 33 anni, ma per lui il tempo pare essersi fermato anzi, più trascorrono le stagioni e più il fenomeno portoghese sembra migliorare e migliorarsi, la sua professionalità e la sua dedizione, unite a un talento naturale, sono inarrestabili. E’ evidente che il Real vive una dimensione più europea, basti pensare che su 15 finali disputate la squadra madrilena ha portato a casa ben 12 trofei, ma è pur vero che per fare l’impresa contro i più forti, sarebbe servita una solidità difensiva, una concretezza sotto porta e un po’ di buona sorte. Elementi che sono stati assenti. La squadra di Allegri ha avuto anche delle occasioni per pareggiare, ma ha pagato le disattenzioni di una difesa pasticciona ed anche l’ingenuità di un Dybala addirittura espulso per doppia ammonizione e che per questo conclude in anticipo la sua serata al 66′. Sarà poi Marcelo l’autore del definitivo e pesante 0-3 della gara conclusasi con gli stessi 3 gol di scarto e doppietta di Ronaldo a 10 mesi esatti da Cardiff. Non con poca delusione l’avventura europea dei bianconeri può considerarsi di fatto finita anche se tra 8 giorni sarà disputata la gara di ritorno in quel di Madrid.
Anche l’altra temibile corazzata spagnola, il Barcellona, ha avuto la meglio sulla Roma vincendo per 4 a 1. Gara coraggiosa ma sfortunata per i giallorossi che si segnano da soli le prime due reti con De Rossi e Manolas e poi vengono trafitti anche da Piqué e Suarez, affidando all’80 il gol della bandiera a Dzeko. Un ko immeritato per gli uomini di Di Francesco che, per lunghi tratti, hanno controllato bene gli avversari, inoltre non si possono dimenticare i due episodi accaduti nel primo tempo che avrebbero meritato la concessione di due rigori per altrettanti falli commessi da Semedo prima su Dzeko e poi su Pellegrini, che invece il direttore di gara olandese Makkelie ha negato. Anche in questo caso la Champions può considerarsi di fatto archiviata ma aspettiamo la gara di ritorno per deporre ogni speranza.
L’unica squadra a regalarci qualche soddisfazione in Europa rimane la Lazio che nell’andata dei quarti di finale di Europa League all’Olimpico ha travolto gli austriaci del Salisburgo mandando a segno Lulic, Parolo, Anderson e Immobile.
Due volte il Salisburgo ha reagito ai vantaggi capitolini ma la Lazio, raggiunta sul 2 a 2, ha dimostrato un’incredibile lucidità mista all’entusiasmo, imponendosi con determinazione. Un bel regalo per Simone Inzaghi nel giorno del suo compleanno. Appuntamento tra sette giorni in Austria.