MotoGP: Dovi e gli incroci


E’ tutta nel titolo l’analisi della prima puntata del motomondiale 2018, andata in onda a Losail in Qatar. Abbiamo infatti assistito ad una gara tattica , forse troppo , per i gusti degli amanti del genere, che ha saputo entusiasmare solo nel finale quando i due probabili protagonisti del mondiale hanno deciso di iniziare a spingere a manetta per superare l’altro solo al fotofinish.
Ma analizziamo più in dettaglio la gara, partita come di consueto in notturna , e che vedeva in prima fila la sorpresa Zarco seguito da Marquez e Petrucci. In seconda fila in quinta posizione Dovizioso e solo in terza fila all’8.va posizione Valentino Rossi.
In avvio Zarco teneva la testa della gara, dimostrando la qualità del lavoro svolto durante la sessione invernale. Al quinto giro Marquez provava ad impensierirlo, scalzandolo per poco dalla leadership, ma subito dopo il pilota francese se ne riappropriava e nella piccola bagarre creatasi si inseriva Rossi che si attestava in seconda posizione. Un Rossi che, come sempre, ribaltava in gara quanto dimostrato nelle prove e nelle qualifiche.
Ma i ritmi erano un po’ lenti ed infatti, in testa alla gara il gruppo non si scomponeva, e Zarco teneva la testa , ma al sesto giro Dovizioso iniziava a mostrare il carattere che non gli manca operando, con una magistrale staccata, due sorpassi in un solo colpo. I due piloti beffati erano Crutchlow e Petrucci. La testa della gara si iniziava a delineare per il risultato finale Zarco, Rossi, Marquez e Dovizioso. Solo 11.mo e 12.mo Lorenzo e Vinales molto deludenti con le loro Ducati e Yamaha.
Al 10.mo giro dopo un tentativo di Vale per superare Zarco, Marquez lo superava e ne approfittava anche il Ducatista.
A 11 giri dalla fine il desmomotore portava Dovizioso in seconda posizione grazie anche ad un 1’56’’017
A 10 giri dalla fine si registravano alcuni colpi di scena. Dapprima Alex Rins a bordo di una sorprendente Suzuki in 6 posizione scivolava in curva ed era costretto al ritiro e successivamente un timido Lorenzo era costretto al ritiro a causa delle perdita di una pasticca dei freni.
Tutti i primi quattro piloti avevano montato lo stesso treno di gomme con una Medium anteriore ed una soft posteriore.
A 5 giri dalla fine una fiammata del Dovi grazia ad una sua staccata ignorante e forse, al cedimento delle gomme di Zarco, portava ad un ribaltone in testa alla gara che finalmente si infiammava con la Ducati seguita dalla Honda e dalla Yamaha. Zarco, reo di aver troppo osato per tre quarti di gara, pagava dazio con la sua Tech III e sfilava in quinta posizione superato anche da Crutchlow. Va registrata anche l’impennata della Yamaha di Vinales che si portava in 8.va posizione.
A 2 giri dal termine , i tempi si abbassavano per i primi tre della gara fino a 1’55’3 a dimostrazione di un’ottima tenuta delle gomme soprattutto per la Yamaha di Rossi in netta contrapposizione con le temute aspettative della vigilia.
Iniziava l’ultimo giro con un ruggente Vinales portatosi in 6.a posizione ed i tre sempre lì davanti ma soprattutto con Marquez che iniziava ad aggredire Dovizioso per la leadership. All’ultima curva si costruiva l’epilogo più emozionante , che solo la gara del motogp può regalare. L’arancio Honda sopravanzava il rosso Ducati che però, con un incrocio magistrale, tra le urla “televisive” di Meda e Zanchini che si sgolavano con un ripetuto “incrocia, incrocia” grazie alla potenza mostruosa del desmomotore e soprattutto alla abilità di Andrea Dovizioso , lì dove era impensabile potesse accadere, garantiva l’ultima emozionante sorpresa della gara che si chiudeva con un podio per 2/3 italiano ma soprattutto con Andrea Dovizioso che superava di 027 centesimi Marquez e con un fantastico terzo posto di un intramontabile Valentino Rossi.
In occasione della premiazione si riascoltava l’inno di Mameli, già sentito per la Moto2 grazie ad un fantastico Bagnaia che a bordo della sua Kalex conquistava la prima gara 2018.