Musei italiani – sistema nazionale


Rieceviamo e pubblichiamo dal collega giornalista Silvio Rubens Vivone, Responsabile dell’Ufficio Stampa del Polo Museale della Calabria, il seguente comunicato stampa:
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Venerdì 16 marzo 2018, nel corso dell’incontro Musei italiani – Sistema nazionale, organizzato dalla Direzione generale Musei del MiBACT, tenutosi a Roma dalle ore 16.30 alle ore 20.00, presso l’Aula Ottagona (Planetario) delle Terme di Diocleziano.
Angela Acordon (NDR: in foto), direttore del Polo Museale della Calabria, è stata protagonista al ciclo di incontri raccontando e condividendo la sua esperienza nonché lasciando in esposizione al Planetario un’opera rappresentativa dell’archeologia calabrese.
La dottoressa Acordon ha relazionato sulla struttura che dirige che consta di sedici Sedi di straordinaria importanza (Galleria Nazionale di Cosenza, Chiesa di San Francesco d’Assisi, La Cattolica, Le Castella, Museo Archeologico Nazionale “Vito Capialbi”di Vibo Valentia, Museo Archeologico Nazionale di Crotone, Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, Museo Archeologico e Parco Archeologico dell’antica Kaulon, Museo e Parco Archeologico Nazionale di Capo Colonna, Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri, Museo e Parco Archeologico Nazionale di Scolacium, Museo Statale di Mileto, Museo Archeologico Nazionale di Amendolara, Museo Archeologico Lametino, Museo Archeologico di Metauros, Museo e Parco Archeologico “Archeoderi”) ed ha lasciato in esposizione nella suggestiva cornice del Platenario lo Spallaccio dalla colonia achea di Kaulonia, odierna Monasterace Marina.
Lo Spallaccio (elemento di armatura di oplita greco per proteggere la spalla destra) in bronzo con maschera gorgonica (VI secolo a.C.) dall’area del Tempio dorico di Punta Stilo, faceva parte di un gruppo di offerte alla divinità ed è uno dei pochi esempi di tale tipo di offerte (armi di difesa e offesa) rinvenute in Magna Grecia.
L’iniziativa, secondo appuntamento di un ciclo di incontri, ha la finalità di promuovere il patrimonio museale del nostro Paese e di mettere in sinergia tutti i musei italiani, da quelli statali ai privati, in una rete più ampia capace di creare maggiore impulso e operatività.