Qualcosa è cambiato


Sabato di grandi sfide, la prima si è disputata alle ore 18.00 all’Olimpico tra Lazio e Juventus e la seconda in serata al San Paolo tra Napoli e Roma. Partite che alla vigilia sono state considerate fondamentali per la lotta allo scudetto ed interessanti anche nell’ottica Champions per le romane, qualche sorpresa l’hanno presentata.
All’andata, a Torino, fu 2-1 in rimonta per la Lazio con il rigore del possibile pareggio fallito da Dybala nel recupero. La partita di ieri invece ha visto le due squadre messe bene tatticamente in campo al punto di annullarsi, con i biancocelesti maggiormente lanciati in avanti ma allo stesso tempo in grado di resistere ad un attacco privo di Higuain fino a 30 secondi dal termine, quando Dybala, al 93′, ha regalato la vittoria ai bianconeri e tre punti preziosissimi. E’ probabile che la squadra di Inzaghi abbia pagato i 120′ giocati in settimana contro il Milan che l’hanno vista perdere la semifinale di Coppa Italia 4-5 ai rigori.
Alle 20.45 il San Paolo c’è. Il popolo dei tifosi è presente in quasi cinquantamila a sostenere la squadra di Sarri quando si diffonde la notizia proveniente dalla capitale: la vittoria della Juve in zona Cesarini gela gli spettatori e forse provoca qualche effetto anche negli spogliatoi. Sarri deve fare a meno di Hamsik, reduce da un attacco influenzale, e schiera con i 10 di sempre, Zielinski. Di Francesco ripropone Florenzi, De Rossi e Dzeko dal primo minuto e Under l’intoccabile. Al 6′ Insigne porta in vantaggio la sua squadra ma un minuto dopo al 7′ Under mette il risultato sul pari. Si capisce subito che per il Napoli match si rivela complicato. Nonostante il consueto possesso palla a favore dei partenopei al 26′ Dzeko con una prodezza di testa ribalta il risultato. Il Napoli continua a macinare gioco e conclusioni che vanno a perdersi contro un Alisson in serata di grazia. Ci riprova Insigne, Mertens ed anche Callejon ma l’estremo difensore romano vanifica ogni tentativo di pareggio. Gli azzurri appaiono imprecisi e lenti, ne approfitta nuovamente il bosniaco realizzando una doppietta al 73′. I giallorossi chiudono il match al 76′ con Perotti e Mertens nel recupero al 92′ accorcia le distanze. Battuta d’arresto quindi per il Napoli che si ferma dopo 10 successi consecutivi, sconfitto 2-4 dalla Roma in casa. Il risultato pesante però non rispecchia quanto visto sul campo di gioco. La Roma ha tirato 5 volte nello specchio della porta avversaria andando 4 volte a segno, mentre il Napoli su 16 tiri ha realizzato solo 2 gol. E’ evidente che il centrocampo non ha funzionato e la difesa si è resa colpevole di qualche errore superficiale. Gli azzurri rimangono ancora in testa, ma con un solo punto sulla Juve che però deve recuperare la gara con l’Atalanta (il 14 marzo n.d.r.) sospesa per neve domenica scorsa. Ottima prova dei tifosi che hanno continuato a sostenere la squadra fino alla fine e positivamente va considerato anche il ritorno prima in panchina e poi in campo di Milik. Serataccia, è andato tutto storto……magari con un po’ di fortuna poteva finire meglio ma la dea bendata aveva già esaurito tutta la sua influenza sui bianconeri.
Oggi spettacolo garantito con Atalanta-Sampdoria, ma anche nella sfida-salvezza tra Benevento e Verona e poi il posticipo con il derby Milan-Inter con le milanesi che condividono l’obiettivo Champions.