La destra ristagna ma nei sondaggi resta prima


Il sondaggio elettorale lanciato su queste pagine ha indicato la destra come probabile vincitrice delle prossime elezioni politiche sin dai primi momenti.
Tuttavia, nelle ultime due settimane si é assistito a un certo rallentamento del trend positivo di preferenze a suo favore.
Non si tratta di una vera e propria flessione quanto di una stasi del trend.
Tale sostanziale ristagno é riscontrato anche dalle grandi società di statistica che come noi, ma su basi statistiche ben più allargate, stanno seguendo l’evolversi delle preferenze degli italiani in queste settimane pre elettorali tramite le espressioni di voto.
Del resto, prudenzialmente, avevamo già avvisato di evitare facili e prematuri trionfalismi a seguito della partenza bruciante della destra in campagna elettorale.
Stando agli attuali dati, pur prevalendo ancora nettamente in senso relativo, la destra non avrebbe tuttavia la possibilità di governare da sola in quanto le mancherebbero poco meno di una cinquantina di seggi per la soglia di maggioranza.
Secondo gli istituti statistici Euromedia e Piepoli, che hanno reso pubbliche le intenzioni di voto per i partiti durante il programma tv Porta a Porta del primo febbraio, al momento il Centrodestra si attesterebbe infatti al 38,4% delle preferenze degli italiani, il Centrosinistra al 27,7%, il Movimento 5 Stelle al 27,2%.
Dunque, se fossero confermate le odierne previsioni, alla Coalizione di centrodestra andrebbero 270 seggi, a quella di centrosinistra sarebbero attribuiti 159 seggi, al il Movimento 5 Stelle 136 segggi.
Se la matematica non é un’opinione il Centrodestra, se vuole ambire a governare in autonomia, deve recuperare almeno altri 46 seggi per evitare di dover governare sulla base di compromessi con altre formazioni politiche.
Di conseguenza, del resto come in passato, la partita si giocherà tentando di conquistare la fiducia dei tanti indecisi e gli sfiduciati della politica nel corso del corrente mese di febbraio.