Il Napoli scivola in Europa


Così come accade alle candidate al concorso di Miss Italia che vengono congedate quando non superano le qualificazioni, anche il Napoli, la più bella squadra per il gioco mostrato in campionato ed in Europa, incassa la sconfitta dal Feyenoord e piena di delusione è costretta ad abbandonare la prestigiosa competizione per scivolare nel torneo cadetto dell’Europa League.
La Champions invece continua per Juventus e Roma, quest’ultima qualificata con merito tra le squadre testa di serie.
Nella sfortunata partita di mercoledì 6 dicembre, gli azzurri di Sarri dopo un buon inizio di gara, sebbene orfani di Insigne, riescono ad andare in vantaggio con Zielinski ma si fanno raggiungere al 33′ ed il contemporaneo gol dello Shakhatar sul Manchster, sceso in campo in formazione rimaneggiata, fa il resto. Certamente risentito per queste dinamiche esterne, il risultato della partita perde tutto il suo significato. Il Napoli cala subendo il pressing degli avversari, con il Feyenoord che in dieci, per il doppio giallo di Vilhena, è capace di segnare nei minuti di recupero con St. Juste. Anche il City finisce la partita perdendo 2 a 1.
Erano ben altri gli accordi tra Sarri e Guardiola ma si sa, questo è ciò che accade a chi mette le sue sorti nelle mani, pardon, nei piedi di qualcun altro.
Diciamoci la verità, il Napoli esce da questa edizione della Champion League non arrivando agli ottavi, non tanto per aver perso a Rotterdam e per colpa di un M.C. che non ha mantenuto una promessa, quanto per aver compromesso la qualificazione nella gara inaugurale in Ucraina, con una prestazione poco convincente.
I problemi di Sarri ora sono tutti allo scoperto: scarsa velocità negli scambi e nei movimenti, mancanza di corsa e soprattutto brillantezza mentale; il Napoli fa fatica a convertire il predominio in campo in una reale pericolosità offensiva, complice una visione di gioco che predilige direttrici più orizzontali che verticali.
E’ pur vero che a seguito dei noti infortuni la panchina non offre molti spunti per un serio turn-over, ma una squadra che si presenta da protagonista in 3 competizioni a stagione deve poter contare su una folta rosa di giocatori pronti e già rodati. Quindi la mentalità vincente deve albergare innanzitutto nella dirigenza, perchè non tutti gli anni ci si può augurare di scoprire un “falso nueve”!
Comunque in Europa League vengono a far compagnia al Napoli anche altre big, prima fra tutte l’Atletico Madrid di Simeone, insieme a Borussia Dortmund, CSKA Mosca, Celtic Glasgow, Sporting Lisbona e Lipsia. In base ai punteggi il Napoli non sarà testa di serie ed occorrerà aspettare i sorteggi di domani 11 dicembre per conoscere i prossimi abbinamenti.
Il fatto di aver perso in pochi giorni sia la testa della classifica che la qualificazione non deve però incidere sul morale, occorrerà lavorare per un recupero oltre che fisico anche mentale dei calciatori rispetto ai loro standard abituali, perchè la squadra è e rimane forte e per questo va sempre sostenuta, purchè il Napoli torni a fare il Napoli.