Premiate a Napoli eccellenze italiane


Nella sala conferenze della azienda di trasporti interprovinciali EAV (Ente Autonomo Volturno) sita in Napoli alla p.tta Montesanto, venerdì mattina scorso 27 ottobre sono state premiate le eccellenze italiane.
La Sezione di Napoli “Mario Fiore” dell’ANGeT, l’Associazione Nazionale dei Genieri e Trasmettitori dell’Esercito Italiano, difatti, ha condotto la terza edizione del premio intitolato alla memoria di Mario Fiore, maggiore del Genio militare caduto nel corso della I Guerra Mondiale.
Già distintosi nella guerra italo-turca, il Maggiore Mario fiore durante la Grande Guerra fu messo a capo del 79º battaglione zappatori che, nel pieno della battaglia del Solstizio, fu incaricato di presidiare la ferrovia Montebelluna-Nervesa. Morì nell’eroico tentativo di bloccare dei soldati austriaci che tentavano di posizionare una mitragliatrice.
La manifestazione, giunta oramai alla sua terza edizione, ha oramai raggiunto eco nazionale e sovranazionale essendo anche seguita da nostri connazionali risiedenti all’estero non solo grazie a TV come la RAI o giornali stampati come Il Mattino ma anche a mezzo delle pagine on line del nostro magazine (NDR: WeeklyMagazine era uno dei media accreditati).
Tra i premiati che la Commissione del premio ha inteso insignire sono comparsi nomi illustri del panorama napoletano, campano e della intera Italia come S.E. il Cardinale Sepe che ha ricevuto il premio per la sua lunga ed apprezzata attività pastorale, il Gen. De Sio per l’approntamento del sistema di comunicazione C4i, il Gen. Bindi per la sua attività quale Ispettore dell’Arma del Genio, il C.Amm. Paolo Sessa e il Gen. CC. Paulet per il loro impegno verso la tutela dell’ambiente, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (in particolare la napoletana squadra 3B del Vomero) ed il Reparto del Genio militare che operarono ad Amatrice nelle ore immediatamente a valle del rovinoso sisma di pochi mesi fa per la loro meritoria opera di soccorso, il Procuratore dott. Mastrominico per la lotta che ha condotto contro il clan camorristico Nuvoletta, il Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana per la loro meritoria e volontaristica attività sulle navi della Marina Militare nel corso della missione “Mare Nostrum”. Ma il nutrito parterre dei premiati comprendeva anche esponenti dei campi delle scienze, della tecnica, delle arti, della medicina, del giornalismo, dell’imprenditoria, del volontariato e del sociale, nonché di altre Associazioni di militari in servizio e in congedo come l’ANMCRI, l’Associazione Nazionale dei Militari della Croce Rossa Italiana, la cui Delegazione regionale della Campania è stat premiata per il forte impegno in attività di prevenzione e di divulgazione, specie nel campo della sensibilizzazione dei temi, purtroppo attualissimi, inerenti la difesa dagli agenti nucleari, biologici, chimici e radiologici.
Dedicata, infine, una targa alla memoria del S.M. Michele Silvestri, Croce d’Onore, caduto in Afghanistan il 24 maggio 2012 mentre era in missione in forza al 21° Rgt. del Genio guastatori (NDR: la foto a corredo di questo articolo si riferisce proprio a questo intenso momento, era infatti presente la Signora Silvestri, ma sulla pagina Facebook di WeeklyMagazine troverete molte altre foto della manifestazione nonché la brochure dell’evento riportante i nomi di tutti i premiati).
Il Presidente della Sezione ANGeT di Napoli, il S.Ten. Adriano Esposito, nel corso della passerella dei tanti illustri ospiti e dei momenti musicali con brani della tradizione classica napoletana eseguiti dal trio classico “Esperidi” (chitarra classica, flauto traverso, voce contralto), ha sottolineato che il ruolo di snodo e raccordo tra il mondo militare e quello borghese che l’Associazione d’Arma riveste, fa si che il premio “Mario Fiore” assuma un particolare significato di riconoscenza che l’ANGeT tributa a quelle persone, Enti, Aziende ed Associazioni che meritoriamente onorano l’Italia esprimendo qualità etiche di laboriosità, ingegno, impegno, spirito di servizio, innovazione nel rispetto delle tradizioni, che sono indubbiamente tratti caratteriali propri dell’Arma del Genio, costituendo esempio e sprone perché altri italiani possano fare altrettanto o addirittura meglio.