La farsa dello sciopero della fame per lo ius soli


Il ministro Delrio con un imprecisato numero di parlamentari della sua area politica (sinistra) ha annunciato uno sciopero della fame per sostenere la proposta dello ius soli che sta avendo una battuta di arresto perché gli elettori si sono resi conto delle storture che una immigrazione selvaggia comporta.
La indiscriminata e massiccia immigrazione, a ben vedere, non é altro che una vera e propria deportazione attuata per ragioni lontane da quelle strettamente umanitarie, in quanto il vero obiettivo è che ogni immigrato che calchi il suolo italiano deve diventare un potenziale elettore per la sinistra.
Peccato che, come é facile capire, l’essere umano non lascia mai volentieri il proprio paese e così, piuttosto che impegnarsi a proporre programmi di ausilio in loco allo sviluppo della autonomia economica di paesi e villaggi africani, si preferisce spiantare le persone dalla propria terra, dai propri affetti, dalla propria cultura, pur di assicurarsi un bacino di voti.
Questo scopo inconfessato e inconfessabile dello ius soli, tuttavia, sta pian piano emergendo e lo stesso elettorato italiano della sinistra sembra che nei sondaggi di opinione abbia fatto percepire una progressiva freddezza verso l’iniziativa al punto tale fare accantonare la proposta.
Ma, evidentemente, c’é chi non si rassegna e vuole colpire la fantasia popolare con un taroccato sciopero della fame come può essere uno sciopero della fame attuato a go go.
Nella buona sostanza, a differenza di ben altri politici come Ghandi e lo stesso scomparso Pannella, che di certo non attuavano scioperi della fame a ore ma arrivavano a mettere in gioco la propria vita dopo settimane e settimane di ininterrotto digiuno pur di sostenere le proprie idee, questi politici hanno ben valutato che un tale sacrificio fosse al di là delle loro effettive intenzioni e che lo stesso effetto politico e mediatico lo potevano ottenere digiunando di giorno e mangiando la notte o a giorni alterni.
Ed é davvero strabiliante di come questi benpensanti non si rendano conto che una tale proposta non può che suscitare ilarità e compatimento trasversalmente nel popolo italiano che di tutto necessita tranne di essere preso nuovamente per i fondelli.