Pagare solo il 20% della tassa sui rifiuti è possibile


Il ricorso proposto davanti alla Suprema Corte dall’Hotel Britannique di Napoli ha aperto uno spiraglio per tutti quei contribuenti che sono vessati dai propri comuni che esigono onerosi balzelli sulla spazzatura senza assicurare poi un adeguato servizio di raccolta e smaltimento.
La vicenda risale all’anno 2008 quando, in piena emergenza rifiuti in Campania, la spazzatura non veniva raccolta e si ammassava in maleodoranti cumuli ai margini delle strade.
All’epoca, molti lo ricorderanno, dovette addirittura intervenire il Governo che, per risolvere la grave emergenza, inviò un Commissario Straordinario e l’Esercito nella così detta operazione “Strade pulite”.
Ciò nonostante, proprio in relazione a quell’annualità, il Comune di Napoli inviò la tassa sui riuti ai contribuenti senza alcuna decurtazione in relazione ai disservizi occorsi.
In sede di giudizio il convenuto Comune di Napoli aveva argomentato che l’evento aveva connotazione di imprevedibilità e che non era assolutamente prevenibile. Inoltre Palazzo San Giacomo aveva sostenuto che l’invio di un Commissario Straordinario da parte del Governo per fare fronte all’emergenza, automaticamente lo esautorava dalla gestione della stessa e quindi lo affrancava anche dalla responsabilità dei disservizi con la conseguenza che, a suo parere, il tributo doveva comunque essere corrisposto pienamente.
La Cassazione, tuttavia, è stata di diverso avviso e con la sentenza 22531/2017 ha stabilito che l’Hotel Britannique per il 2008 avrebbe dovuto pagare solo il 40% dell’ammontare originario della tassa onde tener conto del disservizio patito dall’utente.
D’atra parte lo sconto sulla TARI sino all’80% in caso di disservizio era già stato previsto dalla Legge n.147/2013 che, tuttora vigente, contempla la decurtazione anche per i disservizi dovuti ad imprevedibili impedimenti organizzativi.
La decisione degli Ermellini dei giorni scorsi risulta di enorme importanza per qualunque contribuente in quanto da oggi ogni cittadino, visto che queste problematiche si riscontrano di tanto in tanto in molte città (specie nelle periferie), se ravvisa ripetuti e gravi disservizi sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti, previa raccolta di idonea documentazione fotografica e di comunicazione via raccomandata e/o pec al proprio comune, potrà avanzare una richiesta di riduzione della relativa tassa fino all’80% della TARI e fino al 60% della TARES.