Parata di sindaci


Il 2 giugno dovrebbe essere una giornata dedicata a quegli operatori che, quotidianamente, rischiano la vita per tutti noi sulle strade e in giro per il mondo e invece costoro rischiano di scivolare in secondo piano offuscati dall’accento che quest’anno si è voluto dare alla parata del 2 giugno.
“Dare a questi sindaci il ruolo di rappresentarci tutti durante la cerimonia della Festa della Repubblica a Roma, chiedere loro di essere in prima fila alla parata ci è sembrato il modo più esplicito per manifestare insieme la gratitudine di tutto lo Stato nei confronti di questi primi cittadini, e per farli sentire davvero supportati da parte delle istituzioni, a partire da quella più alta”, afferma all’Adnkronos il sindaco di Bari Decaro.
E, difatti, saranno ben 300 i primi cittadini che percorreranno la via dei Fori Imperiali in testa al lungo serpentone costituito da Servitori dello Stato afferenti le Forze Armate e le Forze dell’Ordine.
I sindaci, dal canto loro, si dicono pronti per l’evento ma l’impressione è che sempre più le Forze Armate, le Forze dell’Ordine e tutto ciò che assicura concretamente libertà e sicurezza stiano diventando figli di un dio minore, da tenere accuratamente in secondo piano.
Parrebbe, insomma, che oggi la musica deve cambiare e che parata d’Eroi sia oramai un’ingombrante e imbarazzante ricordo del passato preferendo ad essa la parata dei pubblici amministratori.