Insanguinate il Ramadan


“Colpite gli infedeli nelle loro case, nei loro mercati, nelle loro strade e nei loro luoghi di ritrovo”. Sarebbe questo l’invito che Daesh ha rivolto ai suoi combattenti e ai simpatizzanti alla vigilia del mese sacro del Ramadan.
Il califfato, sostenendo che chi si immola durante questo periodo sacro acquisterà maggiore ricompensa al cospetto di Allah, spinge i così detti “lupi solitari” e “dormienti” ad attaccare gli infedeli.
Si tratta, talvolta, di cittadini figli di immigrati che, apparentemente inseriti nel tessuto delle società occidentali, celano invece profondo rancore verso di esse.
“Il fatto che colpiate innocenti e civili ci fa piacere ed è efficace, per questo continuate e guadagnerete una grande ricompensa o il martirio durante il Ramadan”, proseguiva il delirante messaggio dei jihadisti.
Il Ramadan, periodo nel quale i musulmani adulti si astengono dal mangiare durante il giorno, è un periodo sacro ai musulmani ed è dedicato alla purificazione e alla riflessione.
Lo scorso Ramadan, in risposta ai deliranti inviti dell’ISIS, sono avvenuti una serie di attentati in tutto il mondo e costati la vita, complessivamente, a 421 persone.